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sabato 9 maggio 2020

Storia dell'Europa n.67: dal 1.800 al 1.861 e.v. (d.C.)

Carta dei dialetti della
Gran Bretagna, di Laura
Canali, da: https://www.
Nel 1.800 - Con un nuovo Atto di Unione tra il Regno di Gran Bretagna ed il regno d'Irlanda, nasce il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, che in seguito diventerà il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.

Nel XIX secolo il diffondersi della rivoluzione industriale impresse una svolta fondamentale nella storia materiale dell’Europa. Iniziata in Inghilterra negli ultimi decenni del Settecento, si diffuse nel resto del continente durante la prima metà del nuovo secolo. La produzione, grazie all’affermazione di nuove tecnologie, si moltiplicò in ogni settore economico, consentendo uno sviluppo strettamente intrecciato con la crescita demografica. La parallela rivoluzione dei trasporti produsse un’integrazione economica dapprima nazionale e continentale, con la nascita e la rapida diffusione delle comunicazioni ferroviarie, poi, grazie alla navigazione a vapore, mondiale. Si consolidò così la borghesia imprenditoriale, ormai pronta a entrare da protagonista sulla scena politica. E si pose anche la “questione sociale”, connessa alla nascita della nuova classe del proletariato urbano. L’affermazione politica della borghesia richiese una lunga lotta contro i privilegi della nobiltà e del clero e contro la struttura assolutistica degli stati. La prima metà dell’Ottocento fu caratterizzata politicamente dal conflitto tra l’Europa dei sovrani, sostenitori di una concezione assolutistica e paternalistica del potere, e l’Europa delle nazioni, espressione delle istanze ideali e politiche delle borghesie. Dopo la sconfitta di Napoleone, nel congresso di Vienna (1814-15) le potenze vincitrici ridisegnarono la carta geopolitica del continente sulla base dei principi dell’equilibrio e della legittimità. Con la Santa Alleanza si affermarono i princìpi della solidarietà internazionale tra i sovrani nella repressione di ogni insurrezione. Si aprì così l’età della Restaurazione, caratterizzata dal tentativo di frenare l’affermazione delle idee di nazione, di libertà e di cittadinanza (diritti dell'uomo e della donna), largamente diffuse dalla Rivoluzione francese e dall’impero napoleonico. L’idea di nazione fu il frutto dell’evoluzione in senso storicistico della cultura romantica, che rifiutò il cosmopolitismo illuministico e rivalutò le peculiari tradizioni di ogni popolo. Sebbene gli intellettuali cercassero di dimostrare il primato morale e spirituale del proprio popolo (in particolare il tedesco Fichte, gli italiani Mazzini e Gioberti, il francese Guizot), l’idea di nazione non fu inizialmente in contrasto con l’ideale di un’Europa pacifica e unitaria. Il primato nazionale fu infatti concepito come missione di guida degli altri popoli sulla via del progresso materiale e spirituale e non come giustificazione di pretese egoistiche e prevaricatrici (come doveva poi avvenire nella seconda metà del secolo). In questo periodo maturò ulteriormente, sebbene ancora minoritario, l’ideale federalista europeo, sostenuto da intellettuali come Saint-Simon, Cattaneo, Mazzini e Proudhon. L’età della Restaurazione fu scossa da ondate di moti insurrezionali e rivoluzionari, portatori di istanze dapprima solo liberali e nazionali (moti del 1820-21 e moti del 1830-31), poi, con la crescita della partecipazione politica della piccola borghesia e della classe operaia, anche democratiche e socialiste (rivoluzioni del 1848-49).

- Alessandro Volta costruisce la pila elettrica.

Jacques L. David: "Napoleone
valica il San Bernardo" (1801).
Nel 1.804 - Napoleone si incorona impera­tore dei Francesi. 

Nel 1.805 - Napoleone Bonaparte si incorona Re d'Italia. E' l'incoronazione più famosa avvenuta con la corona Ferrea: nel rito celebrato nel Duomo di Milano, egli si impose da solo la corona sul capo, pronunciando la frase: "Dio me l'ha data e guai a chi me la toglie!". Per devozione alla corona Napoleone istituì poi l'"Ordine della Corona del Ferro".

- Napoleone è sconfitto dalla flotta Inglese comandata da Orazio Nelson nella battaglia navale di Trafalgar.

Nel 1.806 - A Londra inizia l'illuminazione stradale a gas.

Nel 1.807 - Alleatosi con Alessandro I zar di Russia, Napoleone proclama il blocco continentale (fino al 1810).

- Viene pubblicata la "Fenomenolo­gia dello spirito" di G.W.F. Hegel.

Cartina geografica dell'Europa con la
Francia nel 1789 e l'espansione con
l'impero di Napoleone Bonaparte in
verde scuro, i territori da lui controllati
in verde chiaro, gli stati a lui alleati
in blu. Il percorso nella campagna
d'Egitto e Palestina del 1798-99,
della campagna di Russia del 1812,
e della sua fuga dall'Elba fino
alla sconfitta di Waterloo nel 1815.
Percorso marittimo di Wellington
nella guerra peninsulare del 1808.
Nel 1.808 - Guerra peninsulare: la Francia invade la Spagna 

- Dalton formula la teoria atomica.

Nel 1.810 - Francisco Goya inizia a dipingere i disastri della guerra.

Nel 1.812 - Napoleone invade la Russia; l'anno successivo i resti del suo eser­cito sono battuti a Lipsia.

Nel 1.814 - Napoleone abdica ed è esiliato all'Elba.

Nel 1.815 - I Cento Giorni: Napoleone fugge dall'Elba e marcia su Parigi. Sconfitto a Waterloo è esiliato a S. Elena dove morirà nel 1821.

- Il Congresso di Vienna restaura l'ordine monarchico-aristocratico in Europa.

Cartina geografica dell'Europa dal
1814 con la restaurazione dei poteri
prima esautorati da Napoleone
Bonaparte e dall'esercito della
Repubblica Francese.  
- L'800 si era apre quindi affermando il principio di legittimità dei sovrani artefici della Restaurazione post-Napoleonica.

- La Serbia, con l'inizio del XIX secolo, sostenuta anche dall'Impero russo, cercò di aumentare la sua autonomia rispetto all'Impero Ottomano strutturandosi nel semi-indipendente Principato di Serbia (1815) che si caratterizzò con una lotta interna fra le due dinastie più potenti del Paese, gli Obrenović e i Karađorđević. Il risveglio dei serbi di Serbia non fu solamente politico ma anche intellettuale. L'insegnamento compì sensibili progressi e nel 1835, secondo i dati dell'epoca, vi erano in Serbia 60 scuole elementari e nessun istituto superiore; nel 1859, il numero delle scuole elementari era arrivato a 352, di cui 15 riservate alle ragazze, alle quali bisogna aggiungere l'istituto di istruzione superiore di Belgrado, aperto nel 1855. Tuttavia i serbi di Serbia erano nettamente in ritardo in questo campo rispetto a coloro che vivevano nell'Impero asburgico.

Nel 1.819 - Oersted scopre l'elettromagne­tismo.

Nel 1.820 - Moti rivoluzionari in Spagna, Italia e Portogallo.

Nel 1.821 - Napoleone Bonaparte muore in esilio sulla sperduta isola africana di Sant'Elena.

- Guerra d'indipendenza greca contro la dominazione ottomana.

- M. Faraday inventa il generatore e il motore elettrico.

Nel 1.824 - Ludwig van Beethoven compone la Nona Sinfonia.

Nel 1.825 - Rivolta decembrista in Russia contro lo zar Nicola I.  

- Prima ferrovia con treni a vapore per pas­seggeri tra Stockton e Darlington, in Inghilterra; la locomotiva è il Pocket di G. Stephenson.

Nel 1.829 - La Turchia riconosce l'indipen­denza della Grecia.

Nel 1.830 - Moti rivoluzionari a Parigi, in Prussia, in Polonia, in Italia; il Belgio diventa indipendente.

- Viene pubblicato “Il rosso e il nero” di Stendhal.

- (Negli USA) Joseph Smith fonda negli Stati Uniti la setta avventista del mormoni.

Cartina dell'Italia dal 1815 al
1919, da divisa fra vari poteri,
finalmente unita, grazie alle
lotte risorgimentali e alle
Guerre d'Indipendenza. Ne
sono segnalate le battaglie.  
Nel 1.832 - Muore W. Goethe.

Nel 1.833 - Formazione dello Zollverein, l'u­nione doganale tra gli Stati tedeschi.

- Abolizione della schiavitù in tutto l'im­pero britannico 

- Darwin inizia il suo viaggio a bordo della Beagle.

Nel 1.834 - Guerre carliste in Spagna (fino al 1839).

Suffragette Inglesi.
Nel 1.835 - Con la legge comunale Corporations Act, del 1835, alle donne venne concesso il diritto di votoanche se era limitato alle elezioni locali, mentre per quelle nazionali non era possibile. Le donne iniziarono anche in Inghilterra la lotta per il cambiamento all'interno della società, sin dall'inizio sostenute dal lavoro di personalità fautrici dei diritti delle donne, come John Stuart Mill. Mill propose l'idea del suffragio femminile in un programma presentato agli elettori britannici nel 1865,e successivamente venne affiancato da numerosi uomini e donne, pronti a lottare per la stessa causa. Contemporaneamente a quanto avveniva in Francia, quindi, pure in Inghilterra si pubblicarono libri a sostegno della tesi dei diritti per le donne. Mary Wollstonecraft pubblicò, nel 1792, A "Vindication of the Right of Women", mentre iniziavano a formarsi i primi circoli femminili. Tuttavia le richieste delle donne non ottennero risposte adeguate, sino a quando con la riforma del 1832 e con la legge comunale Corporations Act, del 1835, alle donne venne concesso il diritto di votoanche se era limitato alle elezioni locali, mentre per quelle nazionali non era possibile. Il movimento delle suffragette, come movimento nazionale volto a chiedere il suffragio femminile, vide la luce nel Regno Unito solo nel 1872
Carta dell'Inghilterra,
protagonista della
Rivoluzione Industriale
e della Scozia, nel XIX
secolo, con i dati
demografici del 1801
e le materie prime.
E' da questa data quindi che fu possibile parlare, a tutti gli effetti, di suffragette, perché solo allora ebbe vita un movimento nazionale per rivendicare il diritto di voto, ancora non riconosciuto, che portò, nel 1897, alla formazione della Società Nazionale per il suffragio femminile (National Union of Women's Suffrage). La fondatrice, Millicent Fawcett, cercò di convincere anche gli uomini ad aderire al movimento, perché erano i soli, in quel momento storico, che legalmente potessero concedere il diritto di voto, ma ebbe scarso successo. I progressi sul piano del riconoscimento sociale, in quel primo periodo, furono quindi molto limitati, e tale situazione si protrasse sino a circa il 1903. Sul piano economico e sociale il notevole e crescente benessere dovuto all'industrializzazione intanto aveva cambiato radicalmente la vita delle donne. I movimenti femminili ripresero nuovo vigore quando Emmeline Pankhurst fondò, nel 1903, l'Unione sociale e politica delle donne (Women's Social and Political Union - WSPU), con il preciso intento di far ottenere alle donne il diritto di voto politico, concesso solo agli uomini tranne che per le elezioni ai consigli municipali e per le elezioni di contea. Le suffragette attuarono azioni dimostrative, incatenandosi a ringhiere, incendiando le cassette postali, rompendo finestre e così via. Una suffragetta, Emily Davison, morì durante i disordini al Derby di Epsom del 1913, e le venne dedicata una edizione speciale del quotidiano The Suffragette. Molte vennero incarcerate e iniziarono lo sciopero della fame emulando Marion Dunlop, la prima suffragetta ad attuare tale forma di protesta.

Nel 1.837 - Inizio del regno della regina Vitto­ria in Gran Bretagna.  

C. Wheatstone brevetta il tele­grafo elettrico.

Nel 1.839 - Theodor Schwann formula la teo­ria cellulare.

Nel 1.840 - Inizia la pubblicazione dell'edi­zione definitiva dei "Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni

- Primo servizio postale con franco­bolli in Inghilterra.

Nel 1.842 - C. Long introduce in chirurgia l'anestesia con l'etere.

Nel 1.844 - Morse trasmette il primo messaggio telegrafico.

Nel 1.845 - Una grande carestia in Irlanda causa una massiccia emigrazione verso gli Stati Uniti.

- Prima traversata atlantica del Great Britain, nave a elica costruita in ferro.

Nel 1.848 - Rivoluzione in Francia dove si instaura la Repubblica 

Moti rivoluzionari in Austria, Ungheria, GermaniaPrima guerra d'indipendenza in Italia. Alla notizia dell'insurrezione di Vienna, Venezia insorse il 17 marzo 1848, costringendo la guarnigione austriaca (del generale Zichy) ad abbandonare la città (la sera del 22). Costituitosi quindi un governo provvisorio presieduto da Daniele Manin (il 23 marzo), dapprima venne proclamata la Repubblica di San Marco e successivamente (il 4 luglio) la formale annessione agli stati sardi. Dopo la battaglia di Custoza, il popolo insorse di nuovo (l'11 agosto 1848), costringendo i commissari piemontesi ad abbandonare il campo e nominando Manin presidente di un nuovo governo provvisorio. Gli austriaci assediarono la città e invano le milizie veneziane tentarono numerose sortite. Con l'armistizio di Novara gli austriaci poterono aumentare le loro forze all'assalto della città. Dopo una serie di scontri preliminari, il 4 maggio fu attaccato il forte di Marghera, che dovette essere abbandonato dopo una resistenza di ben ventidue giorni. Gli assediati fecero saltare allora il lungo ponte ferroviario che univa la città alla terraferma e la resistenza continuò nonostante la fame, il colera e il cannoneggiamento nemico. La resa venne solo il 24 agosto e con la sospensione immediata delle operazioni, fu concessa l'amnistia per tutti i soldati e sottufficiali combattenti. I militari, gli ufficiali e i quaranta patrioti più in vista (tra cui Manin) dovettero lasciare la città. Ritornata quindi sotto il dominio austriaco, solo dopo la terza guerra d'indipendenza, in base al Trattato di Vienna (del 3 ottobre 1866) e al plebiscito del successivo 22 ottobre, Venezia passò all'Italia.

Karl Marx e Fredrich Engels.
- A Londra esce il "Manifesto del Partito Comunista" di Karl Marx e Fredrich Engels, un librettino di sole 23 pagine destinato ad avere un successo editoriale di portata colossale.
Il manifesto compendia i principi fondamentali del marxismo:
1°) il principio della lotta di classe, che la storia delle società civili (schiavismo, modo asiatico di produzione, feudalesimo, capitalismo) è storia di lotte di classi e che la lotta tra proletariato e borghesia culmina nella dittatura del proletariato;
2°) il principio del carattere conseguentemente rivoluzionario e universalmente liberatorio della lotta proletaria in quanto di tutte le classi che stanno di fronte alla borghesia soltanto il proletariato è una classe veramente antagonista e, a differenza di tutte le altre classi che impossessandosi del potere hanno assoggettato la società ai propri interessi, esso libera l’intera società dal dominio dell’uomo sull’uomo;
3°) il principio del raggiungimento dell’autonomia di classe attraverso l’organizzazione in partito politico;
4°) il principio che il partito comunista è l’avanguardia che guida il proletariato al rovesciamento del dominio borghese;
5°) il principio che il lavoro, che nella società borghese serve ad arricchire il capitalista, nella società comunista serve invece ad arricchire la vita sociale.
I concetti le idee la teoria esposta nel Manifesto danno alla classe sfruttata gli strumenti elementari per capire e rivoluzionare la società. Sono quindi il primo armamentario dell’arsenale del marxismo.
Il Manifesto ebbe una prima grande diffusione con le insurrezioni popolari del 18 marzo 1848 a Milano e a Berlino. Da allora, sia pure con alti e bassi, esso ha formato generazioni su generazioni.
Cartina geografica dell'Europa del
1848 con indicati con una fiammella
l'esitenza di moti rivoluzionari e con
una stella moti già avvenuti con
la data di avvenimento.
"Uno spettro ossessiona l’Europa, lo spettro del comunismo. Tutte le potenze della vecchia Europa si sono unite in una Santa Alleanza per braccare questo spettro: il Papa lo Zar, Metternich e Guizot, i radicali di Francia e i poliziotti di Germania.
Quale forza di opposizione non è stata accusata di comunismo dai suoi avversari al potere? Quale è la forza di opposizione che, a sua volta, non ha rinfacciato ai suoi avversari di destra o di sinistra l’epiteto infamante di comunisti?
Da questi fatti si ricavano due conclusioni.
1°) Ormai il comunismo è considerato da tutte le potenze d’Europa come una potenza.
2°) È ora che i comunisti proclamino al mondo intero il loro modo di vedere, i loro scopi e tendenze; è ora che oppongano alla favola dello spettro del comunismo un manifesto del partito.
A questo fine, dei comunisti di diverse nazionalità si sono riuniti a Londra ed hanno redatto il seguente manifesto, che sarà pubblicato in inglese, francese, tedesco, italiano, fiammingo e danese...
...PROLETARI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI!"  Karl Marx e Friedrich Engels.

- Nel XIX secolo, con l'arrivo di ideali liberali e nazionali diffusi negli ambienti colti slavi, in seguito al romanticismo e alle guerre napoleoniche, nacque il panslavismo, movimento culturale che mirava alla presa di coscienza dei popoli slavi di radici comuni e si poneva come obiettivo quello di creare un unico Stato nazionale. La bandiera panslava assunta nel Primo Congresso Panslavo a Praga nel 1848, fu poi la bandiera della Jugoslavia, letteralmente Slavia del Sud. Lo scrittore Ján Kollár (1793-1852) aveva attributo agli idiomi slavi, nel saggio "Sulla reciprocità letteraria dei diversi ceppi e dialetti della nazione slava" (del 1836), il carattere di dialetti riferentisi a un'unica antica lingua, quella che i linguisti odierni definiscono proto-slavo. I principali teorici del movimento erano residenti dentro i confini dell'Impero Asburgico, ovvero Cechi, Sloveni, Slovacchi, Croati e Serbi. Il primo congresso panslavo avvenne a Praga nel 1848, presieduto dallo storico František Palacký. La più grande divisione teorica fu quella tra il "Piccolo Panslavismo", che escludeva la Russia e il "Grande Panslavismo" che la comprendeva. L'Impero Russo usò spesso l'idea della riunificazione slava e di Mosca come Terza Roma, la seconda era stata Costantinopoli, per giustificare la sua espansione nell'Europa centro-orientale e nei Balcani. Il movimento ebbe ruolo ideologico fondamentale per la creazione del Regno di Jugoslavia. I principali ostacoli alla riunione dei popoli slavi furono determinati da aspri conflitti d'origine storica e dalla mancanza di coesione territoriale, essendo slavi del nord e del sud, divisi geograficamente dalla presenza di Austriaci, Ungheresi e Romeni, popoli di cultura e lingua non slava.

Nel 1.850 - In Europa, nella seconda metà dell'800, la borghesia raggiunse l’egemonia sociale in tutte le nazioni più industrializzate. L’economia entrò nell’età della cosiddetta “seconda rivoluzione industriale”, caratterizzata da un crescente legame tra ricerca scientifica e produzione economica, dalla concentrazione monopolistica delle imprese, dalla razionalizzazione dell’organizzazione del lavoro, dal ruolo fondamentale delle banche e delle nuove forme di finanziamento industriale, dal massiccio intervento dello stato nella tutela degli interessi degli imprenditori nazionali (con misure protezionistiche contro la concorrenza straniera, commesse statali, ecc.). Il bisogno di materie prime a basso costo e di nuovi mercati provocò una nuova corsa delle potenze europee alle colonie, soprattutto in Africa e in Asia (imperialismo). Inizialmente il numero delle potenze interessate agli immensi territori da esplorare e da conquistare fu relativamente ridotto (e tra queste primeggiavano Inghilterra e Francia), per cui fu possibile concordare pacificamente e diplomaticamente la spartizione. Successivamente, la riduzione dei territori disponibili e l’aumento delle potenze imperialistiche (Russia, Belgio, Olanda, Germania e Italia) causarono un’aggressiva rivalità che inasprì le relazioni internazionali. Dopo il quarantennio di pace inaugurato dal congresso di Vienna, l’Europa conobbe nuovamente le guerre per l’egemonia. La nascita degli stati italiano (1861) e soprattutto tedesco (1871), la politica dell’imperatore francese Napoleone III e il declino della potenza austriaca fecero cadere i pilastri su cui aveva poggiato l’equilibrio costruito dal cancelliere austriaco Metternich. Verso la fine del secolo il continente, soprattutto con l’avvento al trono in Germania del nuovo imperatore Guglielmo II, entrò in una fase di inasprimento delle rivalità nazionali. L’Europa si frantumò anche economicamente, per la concorrenza tra le grandi potenze capitalistiche e per la diversa velocità di sviluppo tra gli stati e tra le regioni all’interno degli stati. Le aree più arretrate furono penalizzate dal rapido sviluppo di quelle avanzate. Ne conseguì, tra l’altro, un movimento migratorio di milioni di persone dai paesi poveri verso quelli in grado di assorbire forza lavoro. Si trattò del più imponente spostamento demografico dai tempi delle invasioni barbariche. Le classi lavoratrici crebbero numericamente e aumentarono la propria capacità organizzativa, creando ovunque sindacati e partiti socialisti e popolari e confrontando le proprie esperienze nella Prima (1864-76) e nella Seconda (1889-1914) Internazionale.

- Dal 1850, l'UK, l'impero britannico, è indubbiamente l'incontrastata potenza economica mondiale. Cuore della “rivoluzione industriale”, motore dell'economia moderna, la Gran Bretagna poneva le basi della sua decisiva affermazione già alla fine del Settecento, potendosi considerare, alla metà del secolo successivo, come l'“officina” del mondo. La presenza di risorse minerarie (specie carbonifere) assai cospicue e di una dinamica classe imprenditoriale, arricchita dai capitali accumulati nei secoli da un'abile politica mercantile, furono la straordinaria base di partenza per un'espansione economica che, avvalendosi altresì di una sapiente organizzazione del lavoro e di una tecnologia per l'epoca di assoluta avanguardia, toccò vertici forse irripetibili di prosperità. Né va dimenticato il ruolo importantissimo svolto dall'immenso impero coloniale, creato dalla Gran Bretagna in tempi relativamente brevi grazie alla sua marina, ai suoi eserciti e alla sua moneta; esso costituì per l'economia britannica un enorme serbatoio dal quale attingere materie prime a costi bassissimi e nel quale riversare ogni sorta di prodotti industriali, in un regime, quindi, di pressoché assoluta mancanza di concorrenza. In particolare, grazie ai suoi primati nella produzione di acciaio-ghisa e nell'ingegneria ferroviaria, esportava materiali per le costruzioni ferroviariepersonale tecnico e i capitali per finanziare i lavori. Con capitali forniti dall'impero britannico, vennero costruite le ferrovie nel continente europeo e negli USA, e l'impero stesso contribuì così allo sviluppo dei suoi potenziali concorrenti.

- Un cavo telegrafico sottomarino viene steso sotto la Manica.

Nel 1.851 - I. Singer perfeziona la macchina per cucire.

Nel 1.852 - Luigi Napoleone è incoronato imperatore di Francia come Napoleone III.

Nel 1.853 - Inizia la guerra di Crimea; si con­cluderà nel 1856 col congresso di Parigi.

Nel 1.856 - Con la fine della guerra di Crimea, combattuta vittoriosamente dall'Impero ottomano, Francia, Gran Bretagna e Regno di Sardegna contro l'Impero russo, si riunì nella capitale francese il congresso di Parigi, nel quale il Presidente del consiglio del Regno di Sardegna, Camillo Benso conte di Cavour, ottenne che per la prima volta in una sede internazionale si ponesse la questione italiana. All'unità d'Italia, Napoleone III fu sentimentalmente favorevole, come lo era - senza sentimento - anche la Gran Bretagna, poiché un'Italia unita avrebbe potuto contrastare la potenza francese. In un tumultuoso precipitare degli eventi, nel 1861 nasce il Regno d'Italia e un decennio più tardi nascerà l'impero della Germania unita sotto gli Hohenzollern, mentre si avviavano alla loro affermazione nuove potenze extraeuropee, quali Stati Uniti d'America e Giappone.

- Flaubert scrive “Madame Bovary” 

- Bessemer scopre un metodo indu­striale di produzione dell'acciaio.

Nel 1.857 - Viene pubblicato “I fiori del male” di C. Baudelaire.

Nel 1.859 - Seconda guerra d'indipendenza italiana.

Romania con le tre regioni storiche,
- La Romania nasce il 24 gennaio 1859, quando la Moldova (Moldavia in italiano) occidentale e la Valacchia si uniscono, conferendo il principato unico ad Alexandru Ioan Cuza.

- Darwin pubblica “L'origine delle specie”.

Carta degli stati appartenenti agli
Stati Uniti d'America, gli USA,
comprese Alaska Isole Hawaii.
Nel 1.860 - Il 6 marzo viene brevettato negli Stati Uniti il fucile a ripetizione Spencer. Questo fucile è stato sviluppato con l’unico scopo di usarlo contro i propri fratelli durante la Guerra Civile. Nelle parole di Warren Fisher, Jr. tesoriere della società Spencer Fucili a Ripetizione: “… Nelle mani di esploratori, tiratori scelti o truppe regolari – tenendo in considerazione tutti gli elementi peculiari della gamma di prodotto, rapidità di fuoco e facilità di ricarica – il Rifle Spencer è così efficace da rendere un uomo solo equivalente a mezza dozzina di uomini armati di fucili a caricamento singolo … “. Di questo fucile, insieme alle testimonianze di un gran numero di componenti dello staff dello Stato Maggiore dell’Esercito Federale, George Armstrong Custer scrisse: "Al Signor F. Cheney: Caro signore, in qualità di comandante di una brigata di cavalleria, interamente equipaggiata con carabine e fucili a ripetizione Spencer, ho il piacere di testimoniare la loro superiorità su tutte le altre armi. Sono fermamente del parere che millecinquecento uomini armati di carabina Spencer sono più efficaci di venticinquemila uomini armati di qualsiasi altra arma da fuoco. So che questo è vero perché ho potuto sperimentarlo dal vivo". La guerra di secessione americana, nota negli Stati Uniti come la guerra civile, fu combattuta dal 12 aprile 1861 al 9 aprile 1865 fra gli Stati Uniti d'America e gli Stati Confederati d'America (CSA), entità politica sorta dalla riunione confederale di Stati secessionisti dall'Unione. In risposta alla elezione di Abraham Lincoln come Presidente degli Stati Uniti d'America, 11 stati del sud dichiararono la propria secessione e formarono la Confederazione degli Stati d'America. Dopo quattro anni di guerra la Confederazione si arrese e lo schiavismo fu abolito in tutta la nazione. Le questioni che portarono alla guerra furono in parte risolte durante la cosiddetta era della ricostruzione.

Stati continentali del Regno di
Sardegna nel 1843, da: https://
Nel 1.860, il 24 marzo, con il trattato di Torino, si sancisce l'annessione della Contea di Nizza e della Savoia, appartenenti al Regno di Sardegna, alla Francia. In seguito agli accordi di Plombières (del luglio 1858), il primo ministro del Regno di Sardegna, Cavour, promette all'imperatore francese Napoleone III la cessione della Savoia in cambio del suo appoggio alla politica di unificazione italiana condotta dalla monarchia sabauda. La proposta viene poi ufficializzata per mezzo del trattato di alleanza sardo-francese firmato nel gennaio 1859. Con quest'ultimo patto, quale ulteriore compenso ai francesi, alla Savoia si aggiunse Nizza. Nel giro di pochi mesi, nel corso della Seconda guerra d'indipendenza, le truppe franco-piemontesi inflissero sconfitte all'esercito austriaco a Magenta e Solferino e il successivo armistizio di Villafranca obbligò l'Austria a cedere la Lombardia alla Francia, che la girò al Regno di Sardegna. In compenso, Napoleone III chiese la Savoia e Nizza, come precedentemente promesso. Il 24 marzo 1860 venne perciò siglato il Trattato di Torino, col quale il Piemonte acconsentiva alla cessione degli antichi territori sabaudi, da confermare mediante plebiscito; nel contempo le truppe piemontesi iniziarono a ritirarsi dalla Savoia e da Nizza.
Territori della Contea di Nizza
ceduti alla Francia, da: https://
Il trattato venne reso pubblico il 30 marzo successivo e, il 1º aprile, Vittorio Emanuele II sottoscrisse questo proclama alle popolazioni di Nizza e della Savoia: «Un trattato concluso il 24 marzo stabilisce che la riunione della Savoia e di Nizza alla Francia avrà luogo colla adesione delle popolazioni e la sanzione del Parlamento. Per quanto siami penoso di separarmi da province che hanno per sì lungo tempo fatto parte degli Stati de’ miei antenati, e alle quali si attaccano tante reminiscenze, io ho dovuto considerare, che i cangiamenti territoriali, originati dalla guerra in Italia, giustificherebbero la domanda, che il mio augusto alleato l’imperatore Napoleone mi ha indirizzato per ottenere questa riunione. Io ho dovuto inoltre tener conto dei servigî immensi che la Francia ha resi all’Italia, dei sacrifizî che essa ha fatto nell’interesse della sua indipendenza, dei vincoli che le battaglie e i trattati hanno formato tra i due paesi. Io non potea disconoscere da altra parte che lo sviluppo del commercio, la rapidità e la facilità delle comunicazioni aumentano ogni giorno di più l’importanza ed il numero delle relazioni della Savoia e di Nizza colla Francia. Io non ho potuto dimenticare infine, che le grandi affinità di razza, di linguaggio e di costumi rendono codeste relazioni ognor più intime e naturali. Tuttavia un simile grande cangiamento nella sorte di codeste provincie non potrebbe esservi imposto; esso dev’essere il risultato del libero vostro consentimento. Questa è la mia ferma volontà, e tale è pur anche l’intenzione dell’Imperatore dei Francesi. Affinché nulla possa imbarazzare la libera manifestazione de’ vostri voti, io richiamo quelli tra i principali funzionarî dell’ordine amministrativo, che non appartengono al vostro paese, e li surrogo momentaneamente da alcuni de’ vostri concittadini, che più godono la stima e la considerazione generale. In queste circostanze solenni voi vi mostrerete degni della riputazione che vi siete acquistata. Se voi dovete seguire altri destini, fate in modo che i Francesi vi accolgano come fratelli, che si è da lunga mano appreso a valutare e stimare. Fate che la vostra unione alla Francia sia un legame di più tra due nazioni, la cui missione è di operare di accordo allo sviluppo della civiltà. Torino, 1º aprile 1860. Vittorio Emmanuele ».

- (Negli USA) Nello stesso anno, perforazione del primo pozzo petrolifero in Pennsylvania.

"Domenica del Corriere"
del 1° gennaio 1961.
Nel 1.861 - Il 18 febbraio si costituisce il regno d'Italia. All'unità d'Italia, Napoleone III fu sentimentalmente favorevole, come lo era - senza sentimento - anche la Gran Bretagna, poiché un'Italia unita avrebbe potuto contrastare la potenza francese. In un tumultuoso precipitare degli eventi, nel 1861 nasce il Regno d'Italia. 

- Abolizione della servitù della gleba in Russia. Le modeste riforme dello zar Alessandro II, che aveva abolito la servitù della gleba, non avevano nemmeno contemplato la creazione di un sistema parlamentare, sia pure di tipo consultivo.  

- Pasteur perfeziona i suoi studi sui microrganismi patogeni.


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