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sabato 9 maggio 2020

Storia dell'Europa n.72: dal 1.922 al 1.940 e.v. (d.C.)

Cartina geografica politica dell'Europa nel 1922,
dopo la Prima Guerra Mondiale.  
Nel 1.922 - Il 25 febbraio cade il governo Bonomi e gli succede Luigi Facta.

- Il 24 ottobre, il governo Facta non riesce ad arginare lo strapotere delle squadre fasciste; Mussolini dichiara: "O ci daranno il potere o lo prenderemo calando su Roma".

- Il 28 ottobre avviene la Marcia su Roma. Mussolini con i quadrumviri Bianchi, Balbo, De Bono e De Vecchi, guida 14.000 camice nere nella capitale.

- Il 31 ottobre, Mussolini presenta al re la lista dei ministri e il suo governo ottiene la fiducia del parlamento, votato anche dalle forze moderate ed ottiene addirittura l'assenso di Giolitti. Mussolini diventa così il capo del governo in Italia.

- Il 16 novembre, Mussolini tiene alla camera il famoso "discorso del bivacco". « Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto. » (dal discorso di insediamento del Presidente del Consiglio Benito Mussolini, pronunciato il 16 novembre 1922 alla Camera dei Deputati del Regno d'Italia). Le squadre fasciste vengono trasformate nella Milizia Volontaria.

- Fondazione dello stato libero d'Irlanda (Eire).

- Viene pubblicato l'”Ulisse” di J. Joyce.

- Viene isolata l'insulina.

Nel 1.923 - In Turchia viene deposto l'ultimo sultano ottomano e proclamata la repubblica. Si procede, da parte del nuovo governo dei "Giovani Turchi", all'olocausto degli Armeni.

Nel 1.924 - Il 6 aprile, il "listonefascista ottiene 374 rappresentanti alla camera: è il partito di maggioranza assoluta.

Giacomo Matteotti.
- 10 giugno: Giacomo Matteotti, dopo aver pronunciato un vibrante atto d'accusa contro il metodo violento fascista durante la competizione elettorale, viene rapito sul lungotevere da uomini di fiducia di Mussolini, tra i quali Dumini, Volpi e Malacria, e assassinato.

- 27 luglio: i deputati dell'opposizione, guidati da Giovanni Amendola, tranne i membri del PCI, si ritirano dalla camera dei deputati nella speranza che questo "Aventino" mandi in crisi il governo. Il fascismo accusa il colpo, ma proprio la divisione tra comunisti e "aventiniani" permette al governo di promulgare numerose leggi a proprio favore.

- 27 dicembre: scoppia la bomba del memoriale Rossi. L'ex capo dell'ufficio stampa di Mussolini, lo accusa di essere il mandante dell'omicidio Matteotti.

- In Russia, a seguito delle ferite riportate in un attentato anni prima, muore Lenin.

- A. Schoenberg compone la prima musica dodecafonica.

Nel 1.925 - 3 gennaio: Mussolini, con un discorso alla Camera, si accolla tutte le responsabilità delle violenze fasciste: « Dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! Se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico, politico e morale, ebbene a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l'ho creato con una propaganda che va dall'intervento ad oggi. » Si instaura così il regime fascista con le sue caratteristiche violente ed antidemocratiche, preludio di una dittatura.

- Il 26 gennaio, nel suo primo e unico intervento da deputato, Gramsci denuncia il carattere di regime piccolo-borghese del fascismo, alleato e sponsorizzato dai grandi proprietari terrieri e industriali ed ironizza pesantemente sull'ex alleato di partito, rievocando il suo passato socialista.

- 4 novembre: Tito Zaniboni, ex deputato socialista, attenta alla vita di Mussolini, ma il suo gesto viene sventato dall'intervento della polizia.

- Dal 1925 al 1939, l'Albania è stata governata da Ahmet Zogu, che si nominò re Zog I nel 1928.

- J.B. Watson elabora la teoria del behaviorismo che cerca di spiegare in termini psicologici il comportamento umano.

- J.L. Baird inventa la televisione.

Nel 1.926 - 7 aprile: Violet Gibson, inglese, spara alla tempia di Mussolini: un repentino balzo all'indietro salva il Duce dalla morte ma non da una ferita al naso.

- 11 settembre: terzo attentato a Mussolini, questa volta ad opera dell'anarchico Gino Lucetti, il quale lancia una bomba verso la macchina di Mussolini, senonché l'ordigno rimbalza contro lo sportello dell'auto ed esplode nella strada.

- 31 ottobre: quarto ed ultimo attentato a Mussolini. Anteo Zamboni, bolognese, dopo aver esploso un maldestro colpo di pistola verso la figura del Duce, viene linciato sul posto.

- 25 novembre: in Italia viene istituita la pena di morte. Gli antifascisti vengono confinati o imprigionati.

- Sciopero generale in Gran Bretagna: è la prima manifestazione di que­sto tipo.

- Esce sugli schermi il film Metropolis” di F. Lang.

Nel 1.927 - L'Italia è ormai controllata dalla dittatura fascista.

Nel 1.928 - 12 aprile: alla fiera di Milano muoiono 20 persone nel mancato attentato al re.

- Durante il mese di agosto, nel Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni, il deputato nazionalista serbo Puniša Račić, ferisce a morte il collega del Partito Contadino Croato Stjepan Radić: l'episodio crea una forte instabilità politica e da il via a numerosi conflitti interetnici.

- Stalin da inizio all'industrializza­zione dell'URSS con il primo piano quinquennale.

- Desta scandalo la pubblicazione di “L'amante di Lady Chatterley”.

- Prime scoperte sugli antibiotici di A. Fleming.

Nel 1.929 - Il 6 gennaio, nel Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni, quando la situazione gli sembra ormai insostenibile, il re Alessandro I scioglie il parlamento, revoca la Costituzione ed instaura una dittatura personale (denominata "dittatura del sei gennaio"). Sono vietate tutte le organizzazioni politiche, sindacali e religiose, ed è imposta la censura alla stampa. Viene creato un tribunale speciale per la difesa dello Stato che persegue tutti i reati politici, la lesa maestà ed i comportamenti anti-nazionali; particolarmente sorvegliati sono gli aderenti alla Lega dei Comunisti di Jugoslavia. Venne inoltre dato il via alla politica dell'"integralismo jugoslavo" per cui tutte le divisioni etniche devono terminare al fine della creazione di una nazione unita e centralizzata. Sono aboliti tutti i toponimi tradizionali che richiamino le origini storiche delle località e viene vietata l'esposizione di vessilli ed emblemi che le ricordino: il territorio del regno è suddiviso in nove regioni (le banovine) senza tener conto delle province storiche e della composizione etnica, mentre sono inviati numerosi reparti dell'esercito in Croazia e in Macedonia.

- 11 febbraio: vengono stipulati i Patti Lateranensi fra l'Italia fascista e il Vaticano per regolare i rapporti tra Stato e Chiesa

- 24 marzo: si vota per il plebiscito. I sì al fascismo sono più di 8 milioni mentre i no sono 136 mila. Nel clima di intimidazioni vota il 90 per cento degli aventi diritto.

- 28 aprile: nasce l'Opera Nazionale Balilla, sorgono ovunque i campi DUX.

- Il 3 ottobre il Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni cambia il suo nome ufficiale in Regno di Jugoslavia (che significa Slavia del sud), sotto la dinastia dei Karađorđević. Si pensi comunque che Croati e Serbi vivono in vari stati balcanici e ogni stato è così multietnico, così come il Kosovo, culla dell'etnia serba, è a maggioranza di Albanesi e ha proclamato unilateralmente la propria indipendenza nel 2008, venendo riconosciuto da circa la metà degli stati membri ONU, anche se la Serbia continua a considerarlo una provincia secessionista. C'è da considerare che, mentre Sloveni e Croati sono a maggioranza cristiani cattolici, i Serbi sono cristiani ortodossi e adottano l'alfabeto cirillico mentre gli Albanesi si distinguono fra cristiani e musulmani, grazie al lungo dominio turco-ottomano nei paesi balcanici, che ha originato un discreto numero di musulmani. Fino al 1.990, Sarajevo, la capitale della Bosnia-Erzegovina, era famosa per testimoniare le tre religioni con una biblioteca che conteneva opere delle tre culture.

- 28 ottobre: viene inaugurata l'Accademia d'Italia che annovera tra le sue fila Mascagni, Fermi, Marinetti, Pascarella, Romagnoli e Guglielmo Marconi.

- Con il crollo della borsa di Wall Street il mondo precipita nella Grande Depressione, con conseguente lunga crisi mondiale.

Nel 1.930 - Nozze fra il principe ereditario dei Savoia, il futuro re Umberto II, e Maria José del Belgio (Ostenda, 4 agosto 1906 - Thônex, 27 gennaio 2001), nata principessa del Belgio, che fu l'ultima regina d'Italia come consorte di Umberto II di Savoia. Poiché il suo regno durò solamente dal 9 maggio al 18 giugno 1946, venne soprannominata dagli italiani Regina di maggio.

Nel 1.931 - 7 gennaio: Achille Starace è il nuovo segretario del partito fascista.

- 3 febbraio: Michele Bianchi, primo segretario del PNF (partito nazionale fascista), quadrumviro al tempo della marcia su Roma, si spegne a Roma.

- 24 aprile: Galeazzo Ciano sposa Edda Mussolini, figlia del dittatore.

- Il 3 settembre, nel Regno di Jugoslavia, quando ritiene che la situazione sia tornata alla normalità, Alessandro I dà al regno una nuova costituzione, che lascia comunque al re enormi poteri. Il Parlamento è diviso in Camera alta di nomina regia e Assemblea nazionale eletta a suffragio universale maschile con voto palese; al sovrano spetta la nomina del capo del Governo e dei Ministri, che devono rispondere solo al re e non al Parlamento. Le libertà civili sono ripristinate, anche se con alcune limitazioni rispetto al passato.

- 7 novembre: inizia la bonifica dell'Agro Pontino, è il periodo delle grandi opere fasciste.

- 12 dicembre: il mahatma Gandhi giunge a Roma per una visita a Mussolini.

- 17 dicembre: undici idrovolanti partono da Orbetello alla volta di Rio de Janeiro. Tra l'equipaggio spicca il nome di Italo Balbo. Per i 44 trasvolatori è un trionfo.

- La Spagna diventa repubblica. La Seconda Repubblica spagnola, nota come Repubblica Spagnola, fu proclamata il 14 aprile 1931, contestualmente alla partenza per l'esilio di re Alfonso XIII, ed ebbe termine il 1º aprile 1939, a seguito alla vittoria nella Guerra civile spagnola dei ribelli nazionalisti guidati da Francisco Franco.

- Il chimico statunitense Wallace Hume Carothers inventa il nylon.

Nel 1.932 - 30 giugno: nasce Littoria, l'attuale Latina. La nascita della città rappresentò per l’Italia intera una doppia scommessa vinta: da un lato, la bonifica delle malsane paludi fino ad allora portatrici di malattie e dall’altro l’edificazione di una «città ideale» in tempi record.

- 1 luglio: per festeggiare il primo decennale della rivoluzione (fascista) viene promossa la grande crociera di  idrovolanti Roma-New York; è sempre Balbo il capitano dei 24 idrovolanti.

- Lev Trotzkij inizia la pubblicazione di “Storia della rivoluzione russa”.

Mussolini e Hitler nel '44.
- Prima dell'”Opera da tre soldi” di B. Brecht.

- Viene messo a punto il primo microscopio elettronico.

Nel 1.933 - 7 giugno: Francia, Inghilterra e Germania firmano il patto a quattro ideato da Mussolini per "dare all'Europa dieci anni di pace".

- Hitler conquista il potere in Germania con conseguente incendio del Reichstag (il Parlamento) a Berlino.

Nel 1.934 - 12 giugno: a Stra di Venezia, Mussolini e Hitler si incontrano per la prima volta.

Carta dell'Europa fra le due guerre mondiali con i ritratti dei
dittatori in ben 5 stati: Hitler in Germania, Stalin in Unione
Sovietica, Alessandro I in Jugoslavia, Mussolini in Italia
e Francisco Franco in Spagna.
- Il 9 ottobre 1.934 il re di JugoslaviaAlessandro I, si imbarca sul cacciatorpediniere Dubrovnik dal piccolo porto di Zelenica alla volta di Marsiglia dove sbarca alle quattro del pomeriggio, accolto dal Ministro degli esteri francese Louis Barthou. I due saligno a bordo di una vettura Delage scoperta, e il corteo composto da auto della polizia, soldati a cavallo e agenti in bicicletta che precedono e seguono l'automobile delle autorità si muove, tra due ali di folla, verso il palazzo della Prefettura. Alle quattro e un quarto del pomeriggio, Vlado Černozemski, appartenente all'Organizzazione Rivoluzionaria Interna Macedone, che mira all'indipendenza della Macedonia dalla Jugoslavia e che ha collegamenti con la formazione degli Ustascia croati di Ante Pavelić, si avvicina alla vettura reale, si aggrappa alla fiancata e svuota il caricatore della sua Mauser C96 sul re e sul ministro Barthou. Immediatamente gli agenti di scorta aprono il fuoco all'impazzata e Černozemski è ucciso all'istante dai colpi di pistola e dalle sciabolate della guardia a cavallo. L'auto col re ed il ministro è condotta presso la stazione di polizia dove si cerca di prestare i primi soccorsi ai feriti, ma Alessandro, alle cinque, perde conoscenza e muore. Il ministro Barthou è trasportato all'ospedale Hôtel-Dieu, dove si spegne il giorno successivo: l'autopsia mostrerà che le pallottole che lo hanno ucciso sono state quelle sparate dalla polizia francese. L'assassinio di Alessandro I sarà il primo omicidio filmato della storia e rimane una delle più importanti riprese per cinegiornali ancora esistenti, accanto alla pellicola dell'incoronazione dello zar Nicola II, dei funerali della regina Vittoria, dell'imperatore Francesco Giuseppe I d'Austria e dell'assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Poiché l'erede al trono Pietro non aveva ancora l'età per divenire re, fu proclamato reggente il principe Paolo, figlio di Arsen, fratello del re Pietro I, il padre di Alessandro I.
Mussolini inviò una formale lettera di condoglianze, in realtà lui fu felice della sua morte in quanto pensava che Alessandro I fosse un impedimento alle sue mire espansionistiche. Durante le indagini Mussolini fu considerato un sospettato ma non si andò oltre perché il regno di Jugoslavia aveva già problemi con la Germania di Hitler.

- 5 dicembre: incidente di Ual-Ual. Una guarnigione italiana posta sul confine tra la Somalia e l'impero etiopico viene attaccata.

In verde le colonie Italiane
in Africa nel 1938.
Nel 1.935 - Il 3 ottobre scoppia la guerra d'Africa; vengono prese subito Adua e Adigrat e l'8 novembre vengono prese Axum e Macallè.

- 18 novembre: a Ginevra la Società delle Nazioni decide il blocco economico contro l'Italia. Il paese reagisce di slancio contro le "inique sanzioni": è autarchia.

- Primi esperimenti sui radar.

Nel 1.936 - 15 febbraio: le truppe di Badoglio occupano il monte Amba Aradam con esecuzioni di massa e si apre la via verso l'Amba Alagi.

- 6 marzo: si combattono le battaglie decisive nelle regioni di Tembien e dello Scirè con cui Badoglio si aprirà la via verso Addis Abeba.

- 4 aprile: sulle rive del lago Ascianghi si combatte l'ultima grande e decisiva battaglia.

- 9 maggio: la guerra d'Abissinia è vinta. Il negus è fuggito all'estero. Dal balcone di palazzo Venezia il duce grida: "L'Italia ha il suo impero!"

- 18 luglio: ha inizio la guerra civile spagnola. Mussolini appoggerà il generale Franco anche con l'invio di volontari fascisti a cui si opporranno volontari comunisti e anarchici italiani. In seguito Stalin farà fucilare gli anarchici per tenere la guida dell'insurrezionalismo internazionale. I clericali di tutta Europa si schierano apertamente con Francisco Franco, di cui appoggeranno il regime dittatoriale dopo la sua vittoria. Unica voce cattolica apertamente contraria fu quella di Jacques Maritain.

Pablo Picasso: "Guernica",
rappresentazione degli strazianti
effetti del bombardamento dei
dei nazisti tedeschi sulla città.
Nel 1.937 - In aprile la guerra civile spagnola vede combattere da una parte le  forze fedeli alla repubblica, governata dopo regolari elezioni dalla sinistra e dall’altra le truppe degli insorti, che avevano trovato alleanza con le forze nazionaliste capeggiate dal generale Francisco Franco, di stanza con il suo esercito in Marocco, ma che, grazie all’aiuto di un ponte aereo e navale approntato dai tedeschi di Hitler e dai fascisti italiani, riuscì a sbarcare in Spagna e a ricongiungersi con le truppe che erano insorte in Spagna. I governi tedesco ed italiano si affrettarono a riconoscere quanto stabilito dalla giunta militare di Burgos che aveva nominato Franco generalissimo e capo del governo nazionalista.
E non si limitarono a questo, ma assistettero gli insorti franchisti con consistenti aiuti in armi e in uomini, inviando, gli italiani, il Corpo Truppe Volontarie (CTV), e i tedeschi la Legione Condor. Nello scenario di questa guerra cruenta e per molti aspetti antefatto della seconda guerra mondiale, avvenne la fucilazione di Federico García Lorca, arrestato nel 1936 a Granada dai nazionalisti, che lo uccisero a Viznar senza processo. E in questo contesto è ambientato il romanzo di Ernest Hemingway  "Per chi suona la campana". Il 26 aprile del 1937, la città basca di Guernica venne rasa al suolo durante un massiccio bombardamento aereo voluto da Hitler e al quale presero parte la Legione Condor tedesca e alcuni aerei dell’aviazione fascista italiana. Quello di Guernica fu il primo bombardamento a tappeto effettuato da una forza aerea e rappresentò un tragico preannuncio delle guerre aeree che si sarebbero da allora combattute.

- Picasso dipinge "Guernica".

- 25 settembre: Hitler riceve Mussolini e oltre un milione di tedeschi applaude i due dittatori allo stadio Olimpico di Berlino.

In rosa, le colonie della Gran
Bretagna nel 1938 in 
Africa, Asia e Oceania.
Nel 1938 - Il 1° marzo, a Gardone, muore Gabriele d'Annunzio.

- 12 marzo: l'esercito tedesco occupa l'Austria e la Cecoslovacchia.

- 3 maggio: Hitler è a Roma e l'asse Roma-Berlino si rafforza. Il Duce incomincia a farsi soggiogare delle smanie del Fuhrer.

- 3 settembre: la "Gazzetta del Popolo" annuncia le prime misure razziste adottate contro gli ebrei dal gran consiglio del fascismo.

- Il 18 settembre, a Trieste, Benito Mussolini, annuncia ed elenca dal balcone del Municipio, in occasione della sua visita alla città, le leggi razziali fasciste, un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi (leggi, ordinanze, circolari, ecc.) rivolti prevalentemente - ma non solo - contro le persone di religione ebraica, applicati inizialmente dal regime fascista e poi dalla Repubblica Sociale Italiana.
1938, in rosa le colonie
britanniche in America
del Nord e la Guyana
nel Sud.
Saranno abrogate con i regi decreti-legge nn. 25 e 26 del 20 gennaio 1944, emessi durante il Regno del Sud. La legislazione antisemita comprendeva: il divieto di matrimonio tra italiani ed ebrei, il divieto per gli ebrei di avere alle proprie dipendenze domestici di razza ariana, il divieto per tutte le pubbliche amministrazioni e per le società private di carattere pubblicistico - come banche e assicurazioni - di avere alle proprie dipendenze ebrei, il divieto di trasferirsi in Italia a ebrei stranieri, la revoca della cittadinanza italiana concessa a ebrei stranieri in data posteriore al 1919, il divieto di svolgere la professione di notaio e di giornalista e forti limitazioni per tutte le cosiddette professioni intellettuali, il divieto di iscrizione dei ragazzi ebrei - che non fossero convertiti al cattolicesimo e che non vivessero in zone in cui i ragazzi ebrei erano troppo pochi per istituire scuole ebraiche - nelle scuole pubbliche, il divieto per le scuole medie di assumere come libri di testo opere alla cui redazione avesse partecipato in qualche modo un ebreo.
Fu inoltre disposta la creazione di scuole - a cura delle comunità ebraiche - specifiche per ragazzi ebrei e gli insegnanti ebrei avrebbero potuto lavorare solo in quelle scuole. Infine vi fu una serie di limitazioni da cui erano esclusi i cosiddetti arianizzati:
1938, in blu le colonie francesi in
Africa e Asia.
il divieto di svolgere il servizio militare, di esercitare il ruolo di tutore di minori, di essere titolari di aziende dichiarate di interesse per la difesa nazionale e di essere proprietari di terreni o di fabbricati urbani al di sopra di un certo valore. Per tutti fu disposta l'annotazione dello stato di razza ebraica nei registri dello stato civile.

Nel 1939 - 19 gennaio: la Camera dei deputati è sostituita dalla Camera dei fasci e delle corporazioni. Scompare la separazione tra potere legislativo ed esecutivo.

- 4 aprile: l'Italia invade l'Albania e prende il controllo del paese.
I comunisti ed i nazionalisti albanesi combatteranno attivamente una guerra partigiana contro le invasioni italiane e tedesche durante tutta la seconda guerra mondiale.

1938, la Guyana francese in blu e la
Guyana olandese in grigio-verde nel
Sud America.
- Il 22 maggio 1939 si sigla il Patto d'Acciaio (in tedesco Stahlpakt), un accordo tra i governi del Regno d'Italia e della Germania nazista, firmato dai rispettivi ministri degli Esteri, Galeazzo Ciano e Joachim von Ribbentrop. Viene stipulato a Berlino nella Cancelleria del Reich, alla presenza di Hitler e dello Stato Maggiore tedesco. Il patto stringe un'alleanza sia "difensiva" sia "offensiva" fra i due Paesi. Nello specifico le parti sono obbligate a fornire reciproco aiuto politico e diplomatico in caso di situazioni internazionali che mettano a rischio i propri "interessi vitali". Questo aiuto sarebbe stato esteso al piano militare qualora si fosse scatenata una guerra. Inoltre i due Paesi si impegnano a consultarsi permanentemente sulle questioni internazionali e, in caso di guerra, a non firmare eventuali trattati di pace separatamente. La durata del trattato fu inizialmente fissata in dieci anni.
1938, in marrone, le colonie olandesi
in Indonesia.
Nell'ampio preambolo veniva garantita l'inviolabilità della frontiera tra Reich e Regno d'Italia del Passo del Brennero e si riconosceva l'esistenza di uno "spazio vitale" dell'Italia che la Germania si impegnava a non infrangere. Il patto propriamente detto, che fu subito reso pubblico, era completato da un protocollo segreto nel quale si rimarcava l'alleanza politica fra le due dittature e si dava accenno ai metodi attraverso cui la collaborazione economica, militare e culturale già prevista dal patto avrebbe dovuto implementarsi. Il fatto che l'accordo avesse sia carattere difensivo che offensivo costituiva una sostanziale novità nella storia delle relazioni internazionali, in quanto la durata inusitata (dieci anni) e lo sbilanciamento della potenza bellica delle due nazioni forniva alla Germania il potere di iniziativa, che comportò la definitiva soppressione dell'autonomia italiana circa la propria politica estera.
1938, carta dell'Africa con
le colonie spagnole in
arancione, il Congo
belga in giallo e Angola
con Mozambico, colonie
portoghesi, in marrone.
Alcuni membri del governo italiano, compreso il firmatario Galeazzo Ciano, ministro degli Esteri, si erano opposti al patto, ma invano. Al riguardo lo stesso Ciano, nel dicembre 1943, mentre era detenuto in vista del processo di Verona che lo avrebbe condannato a morte, scrisse nelle note introduttive al suo diario: « L'alleanza era stata firmata nel maggio. Io l'avevo sempre avversata ed avevo fatto in modo che le persistenti offerte tedesche fossero per lungo tempo rimaste senza seguito. Non vi era - a mio avviso - nessuna ragione per legarci - vita e morte - alla sorte della Germania nazista. Ero stato invece favorevole ad una politica di collaborazione perché, nella nostra posizione geografica, si può e si deve detestare la massa di ottanta milioni di tedeschi, brutalmente piantata nel cuore dell'Europa, ma non si può ignorarla. La decisione di stringere l'alleanza fu presa da Mussolini, all'improvviso, mentre io mi trovavo a Milano con Ribbentrop. Alcuni giornali americani avevano stampato che la metropoli lombarda aveva accolto con ostilità il ministro tedesco e che questa era la prova del diminuito prestigio personale di Mussolini. Inde ira [da ciò l'ira]. Per telefono ricevetti l'ordine, il più perentorio, di aderire alle richieste tedesche di alleanza, che da più di un anno avevo lasciato in sospeso e che pensavo di lasciarcele per molto tempo ancora. Così nacque il Patto d'acciaio. E una decisione che ha avuto influenze tanto sinistre sulla vita e sul domani dell'intero popolo italiano è dovuta, esclusivamente, alla reazione dispettosa di un dittatore contro la prosa, del tutto irresponsabile e senza valore, di alcuni giornalisti stranieri... ». Secondo un'altra versione, meno nota della prima, di Edda Ciano (figlia di Mussolini e moglie di Galeazzo Ciano) nemmeno il Duce, Benito Mussolini, intendeva allearsi con la Germania di Hitler, nonostante il governo tedesco insistesse, nella speranza di un'alleanza con Regno Unito e Francia. Così Mussolini decise di proporre un'alleanza a Hitler con accordi talmente svantaggiosi per i tedeschi da costringerlo a rifiutare. Il delicatissimo compito fu affidato a Galeazzo Ciano. In questo modo Mussolini sperava di ottenere altri tre o quattro anni durante i quali l'Italia si sarebbe preparata militarmente ad un eventuale conflitto in Europa, egli sperava inoltre che le democrazie europee cambiassero idea riguardo la loro decisione nel 1935 ( dopo la Guerra d'Etiopia) di rompere i rapporti diplomatici con l'Italia Fascista. Pur non essendo stabilita la data dell'inizio dei conflitti, cosa che appariva ormai inevitabile, Benito Mussolini si assicurò di comunicare più volte a Adolf Hitler che l'Italia non sarebbe stata pronta alla guerra prima di due o tre anni, e ribadendolo nell'agosto dello stesso anno, attraverso una lettera conosciuta comunemente come "memoriale Cavallero", dal nome dell'ufficiale incaricato di consegnare il messaggio.

- Il 23 maggio, il giorno dopo la firma del Patto d'Acciaio, Hitler tenne un consiglio di guerra segreto: all'ordine del giorno c'è l'attacco alla Polonia. Per i tedeschi, il compito degli italiani doveva essere quello di contenere la reazione di Francia e Inghilterra nel Mediterraneo.

- Nel 1939, per la XXX legislatura non ci sono elezioni politiche, che avrebbero dovute essere le ventitreesime del Regno d'Italia, neppure plebiscitarie, e i membri della Camera dei Fasci e delle Corporazioni sono tutti nominati.

- Il 1° settembre inizia la seconda guerra mondiale, dopo l'invasione della Polonia da parte della Germania.

- L'Italia proclama la propria non belligeranza, mentre Francia e Gran Bretagna (definite poi gli Alleati) si schierano contro i tedeschi.  

- Sviluppo della penicillina.

Corriere della Sera dell'11 giugno 1940.
Nel 1940 - Il 10 giugno l'Italia dichiara guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. Il Duce comunica la decisione dal balcone di palazzo Venezia: "Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria".

- 28 giugno: Italo Balbo, camicia nera della prima ora, attuale governatore della Libia, viene abbattuto per errore dalla contraerea italiana nei cieli di Tobruk.

- 28 settembre: Italia, Germania e Giappone firmano il Patto Tripartito, e verranno definite le potenze dell'Asse.

- 15 ottobre: Mussolini inizia la disastrosa campagna contro la Grecia.

- Viene pubblicato Per chi suona la campana” di H. Hemingway.


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