Il "J'Accuse" di Zola in
merito
all'"affaire Dreyfus".
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Gustav Klimt: "Danae" (1907/1908).
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Gustav Klimt: "Il bacio" (1907/1908).
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Dal 1.898 - In Italia, tra il 1898 e il 1899 la fame e la disoccupazione portarono a una situazione apparentemente rivoluzionaria.
Nel 1.899 - Nell'impero austro-ungarico la situazione continuò a rimanere instabile sino al governo Koerber (1899-1904). Ernest von Koerber riuscì a raggiungere una certa stabilità manovrando abilmente l'opinione pubblica, con l'introduzione di un'assicurazione contro l'invalidità e la vecchiaia e con la riduzione della giornata lavorativa dei minatori a nove ore. Limitandosi a risolvere problemi amministrativi, non avrebbe certo assicurato pace e stabilità per gli anni successivi.
- La tedesca Bayer mette in commercio l'aspirina.
- L'800, che si era aperto con il principio di legittimità dei sovrani artefici della Restaurazione post-Napoleonica, si chiude con i principi di nazionalità e autodeterminazione dei popoli. Durante quel secolo, si era passati dalla prevalenza di regimi autoritari e conservatori ad ordinamenti sempre più liberali e democratici, caratterizzati da un'impegno sociale crescente.
Nel 1.900 - Agli inizi del '900, l'Europa rappresentava uno spazio, dal punto di vista civile e culturale, fortemente solidale. Dal 1.871 al 1.914 era stata unitaria come mai prima e condivideva gli stessi valori e ideali, ma la relativa facilità con cui i gruppi dirigenti poterono scatenare una grande guerra sul suolo europeo, dimostra che le aggregazioni particolaristiche e le contrapposizioni conservavano un'influenza determinante rispetto ai motivi di omogeinità e solidarietà. E' perciò legittimo indicare la Grande Guerra, il primo conflitto mondiale, come guerra civile europea. Da un secolo non vi erano state guerre, sul suolo europeo, fra potenze europee lontane e le spedizioni militari avvenivano perlopiù per le occupazioni, nelle colonie, contro popolazioni più deboli. Ma i motivi del conflitto non vanno ricercati nella competizione coloniale fra potenze, infatti le maggiori potenze imperialistico-coloniali, Francia e Gran Bretagna, furono alleate fra di loro e con la Russia (formando la Triplice Intesa), altra potenza imperialistica rivale del Regno Unito in Oriente, contrapposte alla Triplice Alleanza, formata da potenze che si interessavano di più ai loro interessi e confini in Europa: l'impero germanico, quello austro-ungarico e l'Italia. In particolare, l'impero militaristico prussiano era stato frustrata nelle sue aspirazioni coloniali e aveva spostato le sue pressioni imperialistiche sull'Europa orientale mentre nell'impero asburgico austro-ungarico, costellato dalle popolazioni tedesche, magiare (ungheresi), ceche, slovacche, polacche, ucraine, slovene, croate, serbe, rumene e italiane, erano in corso lotte per l'autonomia e l'autodeterminazione.
- In Europa, nel mondo culturale, a un periodo di generale fiducia positivistica nei progressi della scienza e della tecnica (positivismo), subentrò, dalla fine dell'800, una fase di crisi di certezze e di abbandono nichilistico dei valori progressisti che avevano accompagnato le lotte politiche liberali, democratiche e socialiste. Si determinò un clima irrazionalistico che consentì la diffusione di massa di ideologie nazionaliste, razziste e belliciste, contribuendo ad arroventare lo scenario politico europeo. La crescente rivalità tra gli stati modificò il significato del nazionalismo che cessò di essere legato all’unità solidale del continente ma si trasformò in un'esaltazione del “sacro diritto” di ogni popolo a coltivare l’egoismo nazionale.
- Nel merito dell'evoluzione del pensiero filosofico europeo, i movimenti d'opinione che si sono scatenati fin dalla metà dell'800, in cui Marx ed Engels avevano individuato nel materialismo storico nuove vie per gestire la massificazione, con la rivendicazione alla partecipazione delle risorse, sono stati: il positivismo con la sua fede nel sistema scientifico, che pretendeva di gestire la pesante massificazione conseguita dalla rivoluzione industriale e il decadentismo come ricerca della sopravvivenza culturale dell'occidente che causò a sua volta l'espressionismo, la volontà dell'individuo di rappresentare il proprio "sentire" nella corsa generale verso il futuro. Nel '900 apparirà il futurismo ed in seguito l'esistenzialismo che separerà l'essenza umana (impersonale) dalle specificità della vita individuale... l'ansia insita nel scegliere, occasione che solo la libertà offre. E le Arti hanno materializzato, punto per punto, tutto il percorso di questo pensiero.
- Ai primi del '900, fra i paesi industriali produttori, la Germania fu seconda solo agli Stati Uniti d'America, che rappresentava il maggior mercato interno del mondo, per quanto il suo sistema bancario fosse ad uno stato embrionale ed esportava solo il 5% della sua produzione. Alcune nazioni europee, da parte loro, investivano negli USA per il 10% del suo mercato in: armamenti, nelle industrie telegrafiche, telefoniche e tranviarie oltre a gas, acqua ed elettricità... tutti asset collegati alle urbanizzazioni.
- In Italia, con l'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III, in seguito all'assassinio di Umberto I per mano dell'anarchico Gaetano Bresci (il 29 luglio 1900), ebbe inizio un periodo di rapida evoluzione.
- A Vienna Sigmund Freud pubblica "L'interpretazione dei sogni".
- (Negli USA) M. Planck enuncia la “Teoria dei quanti”.
Nel 1.902 - Dopo anni in cui la Germania pareva dirigere le sorti d'Europa, intorno al 1902 le altre potenze, sempre più urtate dall'arroganza tedesca, cominciarono a intraprendere trattative più o meno segrete per regolare i loro rapporti a proposito delle colonie, estromettendo la Germania. Il primo patto in tal senso venne stipulato il 30 gennaio 1902 tra Gran Bretagna e Giappone, alleanza che porterà indirettamente lo stato giapponese in guerra con la Russia. Questa trattativa diplomatica fu la prima a decretare la fine dello "splendido isolamento" e l'avvicinamento alla nascita di un nuovo e solido blocco politico europeo.
- L'opinione mondiale (USA esclusi) conserva la certezza, dimostrabile da libri e da l'inventore della radio fu Julio Cervera, che secondo recenti ricerche, ha sviluppato la radio undici anni prima di Marconi, per quanto abbia lavorato con Marconi quando erano entrambi a Londra. È vero che Marconi ha inventato il telegrafo senza fili, ma per trasmettere i segnali, senza nessun suono. Julio Cervera Baviera trasmise la voce umana senza fili tra Alicante e Ibiza nel 1.902. Tuttavia, va tenuto a mente che 15 anni prima di Marconi e 4 anni prima Julio Cervera, Nikola Tesla aveva già fatto diversi spettacoli e pubblicazioni sui principi della radio. Dopo la contesa sul brevetto Marconi, Nikola Tesla andò in tribunale con Marconi e vinse la causa davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti, essendo riconosciuto come il vero inventore della radio.
documentazione storica, che prova che
- In Europa, nel mondo culturale, a un periodo di generale fiducia positivistica nei progressi della scienza e della tecnica (positivismo), subentrò, dalla fine dell'800, una fase di crisi di certezze e di abbandono nichilistico dei valori progressisti che avevano accompagnato le lotte politiche liberali, democratiche e socialiste. Si determinò un clima irrazionalistico che consentì la diffusione di massa di ideologie nazionaliste, razziste e belliciste, contribuendo ad arroventare lo scenario politico europeo. La crescente rivalità tra gli stati modificò il significato del nazionalismo che cessò di essere legato all’unità solidale del continente ma si trasformò in un'esaltazione del “sacro diritto” di ogni popolo a coltivare l’egoismo nazionale.
- Nel merito dell'evoluzione del pensiero filosofico europeo, i movimenti d'opinione che si sono scatenati fin dalla metà dell'800, in cui Marx ed Engels avevano individuato nel materialismo storico nuove vie per gestire la massificazione, con la rivendicazione alla partecipazione delle risorse, sono stati: il positivismo con la sua fede nel sistema scientifico, che pretendeva di gestire la pesante massificazione conseguita dalla rivoluzione industriale e il decadentismo come ricerca della sopravvivenza culturale dell'occidente che causò a sua volta l'espressionismo, la volontà dell'individuo di rappresentare il proprio "sentire" nella corsa generale verso il futuro. Nel '900 apparirà il futurismo ed in seguito l'esistenzialismo che separerà l'essenza umana (impersonale) dalle specificità della vita individuale... l'ansia insita nel scegliere, occasione che solo la libertà offre. E le Arti hanno materializzato, punto per punto, tutto il percorso di questo pensiero.
- Ai primi del '900, fra i paesi industriali produttori, la Germania fu seconda solo agli Stati Uniti d'America, che rappresentava il maggior mercato interno del mondo, per quanto il suo sistema bancario fosse ad uno stato embrionale ed esportava solo il 5% della sua produzione. Alcune nazioni europee, da parte loro, investivano negli USA per il 10% del suo mercato in: armamenti, nelle industrie telegrafiche, telefoniche e tranviarie oltre a gas, acqua ed elettricità... tutti asset collegati alle urbanizzazioni.
- In Italia, con l'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III, in seguito all'assassinio di Umberto I per mano dell'anarchico Gaetano Bresci (il 29 luglio 1900), ebbe inizio un periodo di rapida evoluzione.
- A Vienna Sigmund Freud pubblica "L'interpretazione dei sogni".
- (Negli USA) M. Planck enuncia la “Teoria dei quanti”.
Nel 1.902 - Dopo anni in cui la Germania pareva dirigere le sorti d'Europa, intorno al 1902 le altre potenze, sempre più urtate dall'arroganza tedesca, cominciarono a intraprendere trattative più o meno segrete per regolare i loro rapporti a proposito delle colonie, estromettendo la Germania. Il primo patto in tal senso venne stipulato il 30 gennaio 1902 tra Gran Bretagna e Giappone, alleanza che porterà indirettamente lo stato giapponese in guerra con la Russia. Questa trattativa diplomatica fu la prima a decretare la fine dello "splendido isolamento" e l'avvicinamento alla nascita di un nuovo e solido blocco politico europeo.
- Nello stesso anno, erano cominciate le prime trattative segrete tra Francia e Italia, che avrebbero preparato quest'ultima alla guerra italo-turca combattuta tra il 1911 e il 1912. In tale modo l'Italia aveva intrapreso un doppio gioco diplomatico: se da una parte nell'autunno del 1902 rinnovava la Triplice Alleanza con Germania e Austria, dall'altra assicurava alla Francia la neutralità nel caso in cui i suoi alleati le avessero dichiarato guerra.
- Fondamentalmente ogni alleanza fra potenze europee, era valida solo per la difesa da un'eventuale attacco, infatti, alla fine della Grande Guerra nessuno avrebbe riconosciuto di avere attaccato per primo.
Julio Cervera.
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documentazione storica, che prova che
Nel 1.903 - Primo volo di un aereo a motore, quello dei fratelli Wright.
Nel 1.904 - Intesa Franco-Britannica sulle colonie. L'“Entente cordiale”, in cui le due parti riconoscevano le loro sfere d'influenza coloniale, fu un duro colpo per il Reich germanico che, pur mantenendo una facciata di indifferenza, capiva di perdere importanza nelle questioni d'oltremare.
- Inizia il conflitto russo-giapponese.
Nel 1.905 - Nella guerra russo-giapponese del 1904-1905 per la prima volta nella storia moderna uno stato europeo fu sconfitto da una nazione di razza non bianca. L’umiliazione fu particolarmente sentita in un periodo in cui andavano diffondendosi teorie razziste sulla superiorità biologica della razza bianca, destinata a dominare e a civilizzare il mondo intero (razzismo).
- Rivoluzione in Russia; lo zar concede la costituzione di un parlamento. Il primo organo russo degno di un regime parlamentare fu la Duma, frutto della cosiddetta prima rivoluzione del 1905, nata anche a causa delle delusioni nella guerra persa contro il Giappone. Alla fine della rivoluzione lo zar concesse un regime vagamente parlamentare basato su due Camere con potere legislativo (il consiglio di stato e la Duma), ma con nessuna possibilità di influenzare l'attività di governo, continuando i ministri a dipendere dai voleri dello zar.
- Nasce in Germania il gruppo di pittori espressionisti del movimento Die Brùcke.
- A Parigi Pablo Picasso, superata la fase del "periodo blu", vive il "periodo rosa" della sua pittura.
- Einstein enuncia la teoria della relatività ristretta.
Nel 1.907 - La corsa alle alleanze scatenata da Otto von Bismarck, che nel 1882 aveva allargato l'alleanza fra la Germania e gli Asburgo all'Italia, (la triplice alleanza) nel tentativo di spegnere nei francesi ogni velleità di rivincita per la sconfitta patita nel 1871 e pensata anche in senso anti russo, sbarrando allo zar ogni possibilità di mettere piede nel Mediterraneo, per reazione, vide sancita un'alleanza tra Francia e Russia nel 1893 alla quale si aggiunse, nel 1907 la Gran Bretagna (la triplice intesa).
Le varie etnie presenti nell'impero
austro-ungarico nel 1910.
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- La crescente rivalità tra gli stati modifica il significato del nazionalismo: l’idea di nazione cessa di essere legata ad un’aspirazione all’unità del continente e si trasforma in esaltazione del “sacro diritto” di ogni popolo a coltivare l’egoismo nazionale.
- Il papa Pio X condanna il modernismo, che considera i dogmi idee morali e non verità assolute.
- Nell'impero ottomano, i vari gruppi che costituivano l’opposizione al governo sultaniale, capeggiati dal Comitato “Unione e Progresso” e dalla società “Patria e Libertà” guidata da Mustafa Kemal (il futuro Atatürk) si fusero nel Partito che ordinariamente venne denominato “dei Giovani Turchi”, con un programma fortemente nazionalista e modernizzatore ispirato principalmente al nazionalismo tedesco e alle tesi teistico-scientiste care agli ambienti massonici (le logge massoniche erano penetrate nel mondo musulmano già dalla fine del Settecento, sull’onda dell’entusiasmo suscitato in Egitto dal proclama che il giovane generale Bonaparte aveva pubblicato in Alessandria il 2 luglio del 1798). Le genti anatoliche, pretendevano i “Giovani Turchi”, andavano rigorosamente turchizzate espellendo dalla penisola le minoranze etniche (arabi nel Meridione, turchi e armeni nell’interno, greci sulle coste occidentali); da questo punto di vista – mentre i curdi, iranici e musulmani, venivano soggetti a una specie di turchizzazione unilaterale -, il problema più grave era costituito dagli armeni, che per giunta erano anche cristiani. L’Islam difatti, dal punto di vista non tanto propriamente religioso quanto storico-culturale, stava sempre più divenendo nella prospettiva nazional-progressista turca una parte del progetto di costruzione di una nuova “grande patria turca”. I “Giovani Turchi”, filotedeschi e ammiratori della Germania guglielmina, si andavano dal canto loro distinguendo in nazionalisti “piccolo-turchi e in “grandi turchi” panturanici: una distinzione che ripeteva esattamente quella dei nazionalisti tedeschi in “piccoli tedeschi” che guardavano alla Germania vera e propria e in “grandi tedeschi” pangermanisti che aspiravano all’unione di tutte le stirpi germaniche d’Europa, così come era stato per panslavisti. La fazione dei “Giovani Turchi” che s’ ispirava al pangermanesimo sognava un futuro impero “da Edirne a Samarcanda”, fondato sull’unione in un solo grande stato-nazione di tutte le genti turche a ovest e ad est del Caspio. Non bisogna dimenticare queste aspirazioni, perché nella società turca di oggi esse stanno risorgendo e fanno parte del complesso panorama nazional-religioso dei movimenti che appoggiano il presidente Erdoğan. (Franco Cardini da https://ytali.com/2016/06/03/a-proposito-del-genocidio-armeno-e-non-solo-2/). Inoltre i dirigenti dei "Giovani Turchi", in particolare Talat Paşa, si macchiarono delle colpe del genocidio armeno, condotto durante la prima guerra mondiale.
Nel 1.908 - L’amicizia del più potente sovrano d’Europa, il Kaiser Guglielmo II, non bastò a proteggere il sultano ottomano dai giovani militari e intellettuali che erano, fra l'altro, a loro volta dei sinceri ammiratori della giovane e fiera Germania imperiale. La rivolta militare di Salonicco capeggiata da un gruppo di giovani ufficiali (i Giovani Turchi) tra i quali si distingueva il leader Enver Bey, nel luglio del 1908, aveva come scopo immediato il ristabilimento della costituzione del 1876 che era stata successivamente sospesa: ma rappresentava in realtà la generale sconfessione del governo di Abdül-Hamit che, nonostante avesse accettato il reintegro costituzionale, fu deposto meno di un anno dopo. Il nuovo sultano Mehmet V dovette affrontare una serie di sollevazioni, dall’Albania alla penisola arabica.
- In seguito alla presa del potere dei Giovani Turchi nell'impero ottomano, l'Austria-Ungheria si annette la Bosnia-Erzegovina, che era stata controllata legalmente dall'impero asburgico fin dalla stesura del primo trattato di Berlino, nel 1878, quando in seguito al conflitto russo-turco, Romania, Serbia e Montenegro ottennero l'indipendenza. L'annessione provocherà preoccupazione e risentimento da parte della Serbia nei confronti dell'Austria-Ungheria, poiché nei territori della Bosnia-Erzegovina viveva una popolazione di soli serbo-croati.
- Nel settembre del 1908, la Grecia si annette Creta e in ottobre di quell'anno, Ferdinando I di Sassonia-Coburgo si proclama czar di Bulgaria, che si stacca così dall'orbita ottomana. Si andava preparando, con l’accordo almeno provvisorio di Austria e Russia - e la riserva di un loro futuro scontro per l’egemonia - la definitiva deturchizzazione, anche formale, dell’intera penisola balcanica.
- (Negli USA) Inizia a Detroit la produzione in massa delle automobili con il Modello T della Ford.
- In seguito alla presa del potere dei Giovani Turchi nell'impero ottomano, l'Austria-Ungheria si annette la Bosnia-Erzegovina, che era stata controllata legalmente dall'impero asburgico fin dalla stesura del primo trattato di Berlino, nel 1878, quando in seguito al conflitto russo-turco, Romania, Serbia e Montenegro ottennero l'indipendenza. L'annessione provocherà preoccupazione e risentimento da parte della Serbia nei confronti dell'Austria-Ungheria, poiché nei territori della Bosnia-Erzegovina viveva una popolazione di soli serbo-croati.
- Nel settembre del 1908, la Grecia si annette Creta e in ottobre di quell'anno, Ferdinando I di Sassonia-Coburgo si proclama czar di Bulgaria, che si stacca così dall'orbita ottomana. Si andava preparando, con l’accordo almeno provvisorio di Austria e Russia - e la riserva di un loro futuro scontro per l’egemonia - la definitiva deturchizzazione, anche formale, dell’intera penisola balcanica.
Nel 1.909 - Deluso dall'annessione all'Austria-Ungheria della Bosnia (dove vivevano 825.000 serbi di fede ortodossa e abitavano molti altri sostenitori della causa serba) e costretto a riconoscere tale annessione nel marzo 1909, mettendo così un freno alle agitazioni dei nazionalisti serbi, il governo serbo rivolge le sue mire espansionistiche verso sud, in quella che era la "Vecchia Serbia" (il Sangiaccato di Novi Pazar e la provincia del Kosovo). Alle mire serbe si aggiunsero quelle della Bulgaria, che dopo aver ottenuto l'appoggio della Russia nell'aprile 1909, desiderava annettere i territori ottomani in Tracia e Macedonia. Nel frattempo, il 28 agosto 1909 in Grecia, un gruppo di ufficiali (Stratiotikos Syndesmos) chiesero una riforma costituzionale, la rimozione della famiglia reale dalla guida delle forze armate e una politica estera più decisa e nazionalista con cui poter risolvere la questione cretese e ribaltare l'esito della sconfitta del 1897.
- In Italia, Filippo Tommaso Marinetti pubblica il "Manifesto del futurismo".
- Produzione della bachelite, resina sintetica.
- In Italia, Filippo Tommaso Marinetti pubblica il "Manifesto del futurismo".
- Produzione della bachelite, resina sintetica.
Nel 1.910 - A seguito delle mire espansionistiche serbe verso la "Vecchia Serbia" del 1909, si verifica l'insurrezione della popolazione albanese in Kosovo (appoggiata dai Giovani Turchi) e, nell'agosto 1910, il Montenegro diventa a sua volta un regno.
- Comincia la pubblicazione dei “Principia mathematica” di B. Russell.
- Resta il fatto che la Libia è stata un'entità inventata dall'Italia e non era mai stata un'entità politica unitaria, antefatto che potrebbe motivare l'attuale crisi libica. La Libia non ha mai posseduto un tessuto sociale comune fra le varie tribù.
Wassily Kandinsky:
"Composition".
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- A Parigi S. Diaghilev mette in scena il balletto "Petruska".
- (Negli USA) Il 25 marzo 1.911, a New York, vi fu un incendio della fabbrica Triangle dove 148 persone, di cui la maggior parte donne, persero le loro vite... C'è chi pensa che questo tragico evento sia avvenuto l'8 di marzo, da cui l'anniversario della Giornata internazionale della Donna. La "Giornata Internazionale della Donna", nei nostri tempi comunemente definita "Festa della Donna", è un giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne; una festività internazionale celebrata in diversi paesi del mondo occidentale l'8 marzo. L'8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell'ambito delle associazioni femministe: una protesta alle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli. Tuttavia nel corso degli anni il vero significato di questa ricorrenza è andato un po' sfumando, lasciando il posto ad una ricorrenza caratterizzata anche, se non soprattutto, da connotati di carattere commerciale e politico: l'usanza di regalare mimose in occasione della festa non è diffusa ovunque.
La prima giornata internazionale della Donna fu celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti in seguito alla sua dichiarazione da parte del Partito Socialista Americano. L'idea di istituire una giornata internazionale della donna fu per la prima volta presa in considerazione all'alba del 20° secolo quando la rapida industrializzazione e l'espansione economica portò a molteplici proteste sulle condizioni di lavoro. Nel 1.910 si tenne la prima conferenza internazionale delle donne nell'ambito della seconda internazionale socialista a Copenaghen, nell'edificio del movimento operaio al 69 di Jagtvej, la Folkets Hus (Casa del Popolo) chiamata poi "Ungdomshuset". Qui più di 100 donne rappresentanti di 17 paesi scelsero di istituire una festa per onorare la lotta femminile per l'ottenimento dell'uguaglianza sociale, chiamata "Giornata internazionale della Donna" e la tedesca Rosa Luxemburg propose di celebrarla l'8 marzo di ogni anno a venire; una giornata di lotta per promuovere l'impegno alle pari opportunità e dignità della Donna. L'anno seguente, la giornata mondiale della donna segnò oltre un milione di manifestanti in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera e fu poco dopo, il 25 marzo 1911 che vi fu l'incendio della fabbrica Triangle, che uccise 148 lavoratori, la maggior parte donne. L'insufficienza delle misure di sicurezza è stata considerata la causa dell'alto numero di morti. Questo richiamò l'attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, tema molto caro alle giornate internazionali della donna degli anni seguenti. Più tardi, nel 1913, prima dell'inizio della prima guerra mondiale, le donne di tutta Europa tennero delle marce di pace l'8 marzo.
Le donne russe si ritrovarono a manifestare il 23 febbraio 1917 (l'8 marzo del calendario giuliano) per la morte di circa 2 milioni di soldati russi morti in guerra. Le proteste continuarono per vari giorni fintanto che lo Zar fu costretto ad abdicare ed il governo dovette concedere il diritto al voto anche alle donne. Da quell'anno la festa viene celebrata in una data fissa, mentre precedentemente era festeggiata l'ultima domenica di febbraio. Alcuni sostengono che la data dell'8 marzo deriva da una leggenda sorta fra i circoli comunisti francesi negli anni '50, secondo la quale alcune donne di fabbriche tessili e di confezioni avrebbero condotto tali proteste l'8 marzo di tutti gli anni a partire dal 1857 nella città di New York.
In Italia, nel secondo dopoguerra, la giornata internazionale della donna fu ripresa e rilanciata dall'UDI (Unione Donne Italiane) associando nel contempo alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della mimosa. Nell'occidente la giornata mondiale della donna fu commemorata comunque, anche se con sempre meno successo, fino alla nascita del femminismo negli anni '60. Il 1975 fu designato come "Anno Internazionale delle Donne" dalle Nazioni Unite. Le organizzazioni delle donne hanno osservato la giornata internazionale della donna in tutto il mondo l'8 marzo tenendo eventi su larga scala che onorassero gli avanzamenti della donna e ricordassero diligentemente che la continua vigilanza e l'azione sono richieste per assicurare che l'uguaglianza delle donne sia ottenuta e mantenuta in tutti gli aspetti della vita. A partire da quell'anno la Nazioni Unite hanno cominciato a celebrare la giornata internazionale della donna l'8 marzo. Due anni dopo, nel dicembre 1977, l'assemblea generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione proclamando una "giornata delle nazioni unite per i diritti della donna e la pace internazionale" da osservare in un qualsiasi giorno dell'anno dagli stati membri in accordo con le tradizioni storiche e nazionali di ogni stato. Adottando questa risoluzione, l'assemblea generale riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe anche l'urgenza di porre fine alla discriminazione ed ad aumentare il supporto alla piena ed eguale partecipazione.
- Negli USA, già dal 1911, si erano applicate, nelle industrie automobilistiche di Henri Ford, le teorie dell'ing. Frederick Winslow Taylor, pubblicate in “L'organizzazione scientifica del lavoro”: la catena di montaggio, immortalata in “Tempi moderni” da Charlie Chaplin. Ford, inoltre, mise al centro della sua politica aziendale l'idea che solo un'elevata capacità di consumo avrebbe assorbito una massiccia produzione industriale ed iniziò quindi a retribuire lautamente i propri dipendenti (cinque dollari al giorno, una cifra considerevole all'epoca) trasformandoli così in sicuri consumatori delle proprie automobili. Decretò fra l'altro in 8 ore la giornata di lavoro, richiesta che i socialisti europei avevano vanamente avanzato in precedenza.
Nel 1.912 - Iniziano le «guerre balcaniche», che proseguiranno nel 1913. Le guerre balcaniche furono combattute nell'Europa sud-orientale dagli stati componenti la Lega Balcanica (Regno di Bulgaria, Grecia, Regno del Montenegro e Regno di Serbia) dapprima conquistando agli ottomani la Macedonia e gran parte della Tracia per poi scontrarsi tra loro per la spartizione delle terre conquistate. Le promesse disattese ed i malumori furono causati dal mancato completamento del processo di emancipazione delle terre balcaniche da quel che rimaneva dell'Impero Ottomano. I serbi, durante la guerra russo-turca del 1877-78, avevano infatti conquistato molti territori mentre la Grecia si era annessa la Tessaglia nel 1881 (anche se poi ne dovette restituire una piccola parte agli Ottomani nel 1897) e la Bulgaria (principato autonomo dal 1878) la provincia della Rumelia orientale nel 1885. Ma anche Serbia, Grecia e Montenegro, nutrivano mire espansionistiche verso i territori che, ancora sotto il dominio ottomano, erano noti con il nome di "Rumelia orientale", la Macedonia e la Tracia. Del resto, già a metà Ottocento, le tensioni fra gli stati balcanici desiderosi di sottrarre terre in Macedonia e Tracia all'Impero Ottomano, avevano spinto le grandi potenze a far sì che lo status quo fosse mantenuto e che le autorità ottomane garantissero l'incolumità delle popolazioni cristiane a loro sottomesse coinvolte nella lotta per la liberazione dal dominio dell'impero ottomano stesso. Queste questioni, tuttavia, si ripresentarono quando nel luglio 1908 i Giovani Turchi costrinsero il Sultano a ripristinare la Costituzione ottomana da lui stesso sospesa. Fu così che l'Austria-Ungheria approfittò dell'instabilità politica dell'Impero Ottomano per annettersi la provincia della Bosnia ed Erzegovina (già occupata, in realtà, nel 1878). A sua volta, la Bulgaria si proclamò un regno completamente indipendente (nell'ottobre 1908), mentre i greci procedettero con l'annessione dell'isola di Creta (le grandi potenze, tuttavia, bloccarono quest'ultima operazione).
La prima giornata internazionale della Donna fu celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti in seguito alla sua dichiarazione da parte del Partito Socialista Americano. L'idea di istituire una giornata internazionale della donna fu per la prima volta presa in considerazione all'alba del 20° secolo quando la rapida industrializzazione e l'espansione economica portò a molteplici proteste sulle condizioni di lavoro. Nel 1.910 si tenne la prima conferenza internazionale delle donne nell'ambito della seconda internazionale socialista a Copenaghen, nell'edificio del movimento operaio al 69 di Jagtvej, la Folkets Hus (Casa del Popolo) chiamata poi "Ungdomshuset". Qui più di 100 donne rappresentanti di 17 paesi scelsero di istituire una festa per onorare la lotta femminile per l'ottenimento dell'uguaglianza sociale, chiamata "Giornata internazionale della Donna" e la tedesca Rosa Luxemburg propose di celebrarla l'8 marzo di ogni anno a venire; una giornata di lotta per promuovere l'impegno alle pari opportunità e dignità della Donna. L'anno seguente, la giornata mondiale della donna segnò oltre un milione di manifestanti in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera e fu poco dopo, il 25 marzo 1911 che vi fu l'incendio della fabbrica Triangle, che uccise 148 lavoratori, la maggior parte donne. L'insufficienza delle misure di sicurezza è stata considerata la causa dell'alto numero di morti. Questo richiamò l'attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, tema molto caro alle giornate internazionali della donna degli anni seguenti. Più tardi, nel 1913, prima dell'inizio della prima guerra mondiale, le donne di tutta Europa tennero delle marce di pace l'8 marzo.
Le donne russe si ritrovarono a manifestare il 23 febbraio 1917 (l'8 marzo del calendario giuliano) per la morte di circa 2 milioni di soldati russi morti in guerra. Le proteste continuarono per vari giorni fintanto che lo Zar fu costretto ad abdicare ed il governo dovette concedere il diritto al voto anche alle donne. Da quell'anno la festa viene celebrata in una data fissa, mentre precedentemente era festeggiata l'ultima domenica di febbraio. Alcuni sostengono che la data dell'8 marzo deriva da una leggenda sorta fra i circoli comunisti francesi negli anni '50, secondo la quale alcune donne di fabbriche tessili e di confezioni avrebbero condotto tali proteste l'8 marzo di tutti gli anni a partire dal 1857 nella città di New York.
Mimosa, il fiore che in Italia
celebra l'8 marzo.
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- Negli USA, già dal 1911, si erano applicate, nelle industrie automobilistiche di Henri Ford, le teorie dell'ing. Frederick Winslow Taylor, pubblicate in “L'organizzazione scientifica del lavoro”: la catena di montaggio, immortalata in “Tempi moderni” da Charlie Chaplin. Ford, inoltre, mise al centro della sua politica aziendale l'idea che solo un'elevata capacità di consumo avrebbe assorbito una massiccia produzione industriale ed iniziò quindi a retribuire lautamente i propri dipendenti (cinque dollari al giorno, una cifra considerevole all'epoca) trasformandoli così in sicuri consumatori delle proprie automobili. Decretò fra l'altro in 8 ore la giornata di lavoro, richiesta che i socialisti europei avevano vanamente avanzato in precedenza.
Nel 1.912 - Iniziano le «guerre balcaniche», che proseguiranno nel 1913. Le guerre balcaniche furono combattute nell'Europa sud-orientale dagli stati componenti la Lega Balcanica (Regno di Bulgaria, Grecia, Regno del Montenegro e Regno di Serbia) dapprima conquistando agli ottomani la Macedonia e gran parte della Tracia per poi scontrarsi tra loro per la spartizione delle terre conquistate. Le promesse disattese ed i malumori furono causati dal mancato completamento del processo di emancipazione delle terre balcaniche da quel che rimaneva dell'Impero Ottomano. I serbi, durante la guerra russo-turca del 1877-78, avevano infatti conquistato molti territori mentre la Grecia si era annessa la Tessaglia nel 1881 (anche se poi ne dovette restituire una piccola parte agli Ottomani nel 1897) e la Bulgaria (principato autonomo dal 1878) la provincia della Rumelia orientale nel 1885. Ma anche Serbia, Grecia e Montenegro, nutrivano mire espansionistiche verso i territori che, ancora sotto il dominio ottomano, erano noti con il nome di "Rumelia orientale", la Macedonia e la Tracia. Del resto, già a metà Ottocento, le tensioni fra gli stati balcanici desiderosi di sottrarre terre in Macedonia e Tracia all'Impero Ottomano, avevano spinto le grandi potenze a far sì che lo status quo fosse mantenuto e che le autorità ottomane garantissero l'incolumità delle popolazioni cristiane a loro sottomesse coinvolte nella lotta per la liberazione dal dominio dell'impero ottomano stesso. Queste questioni, tuttavia, si ripresentarono quando nel luglio 1908 i Giovani Turchi costrinsero il Sultano a ripristinare la Costituzione ottomana da lui stesso sospesa. Fu così che l'Austria-Ungheria approfittò dell'instabilità politica dell'Impero Ottomano per annettersi la provincia della Bosnia ed Erzegovina (già occupata, in realtà, nel 1878). A sua volta, la Bulgaria si proclamò un regno completamente indipendente (nell'ottobre 1908), mentre i greci procedettero con l'annessione dell'isola di Creta (le grandi potenze, tuttavia, bloccarono quest'ultima operazione).
- Nel 1912, dopo la seconda guerra Balcanica, gli Ottomani sono cacciati dall'Albania e quasi la metà delle terre Albanesi sono assorbite dalla Serbia (Kosovo, Macedonia occidentale), Montenegro, e la punta a sud dalla Grecia (Çamëria). Questa decisione non piacque gli italiani, che non desideravano che la Serbia avesse una linea costiera estesa, ed anche gli Austro-Ungarici non volevano una Serbia potente sul loro confine a sud. Fu deciso che il paese non dovesse essere diviso ma trasformato nel Principato di Albania.
- Produzione del cellophan
- Produzione del cellophan
- La Triplice Alleanza, in scadenza l'8 luglio 1914, era stata rinnovata anticipatamente il 5 dicembre 1912, con l'aggiunta di un particolare protocollo riguardante i Balcani. Proprio in tale contesto, allorquando nel 1913 l'Austria-Ungheria aveva progettato una operazione militare contro la Serbia, l'opposizione dell'Italia lo aveva mandato a monte, esasperando l'avversione di Francesco Ferdinando e del generale Franz Conrad von Hötzendorf e del loro apparato militare.
- V. Tatlin da inizio al movimento artistico russo del costruttivismo.
Carta degli stati balcanici nel 1914,
anno in cui la Bosnia è annessa
all'impero austro-ungarico.
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