In giallo la Settimania o Gothia o Gotia. |
Nonostante la disapprovazione di Roma, è riconosciuto dai Carolingi, dei quali si dichiara vassallo. Nelle cronache pervenute fino a noi figura più di frequente con il nome di Teodorico, o Thierry, e su Wikipedia è indicato come Teodorico I conte di Autun.
Settimania o Gothia e i regni franchi.
|
Da: "Il Santo Graal" di Michael Baigent, Richard Leigh, Henri Lincoln - 1982 Arnoldo Mondadori Editore.
Nel 760 - Gli Arabi iniziano gli studi di algebra, trigonometria e astronomia. Tra VIII e X secolo, partendo dalla Spagna ma soprattutto dal Nord Africa, i musulmani cominciarono a razziare le isole e le coste dei paesi cristiani europei: nelle isole greche, in Sicilia, in Sardegna e nelle Baleari queste incursioni furono la rovina per gli insediamenti costieri che vennero spesso abbandonati in favore dei più impervi insediamenti nell'entroterra. Le razzie erano spesso di durata fulminea, con il prelievo di gente per alimentare il mercato degli schiavi o, talvolta, per la riscossione di riscatti e tributi; più raramente gli arabi si impiantavano stabilmente in un "nido" (piccola colonia commerciale e militare), come accadde in maniera duratura a Creta, a Malta, in Sicilia e sulle Isole Baleari.
È alquanto isolato il viaggio di Harun ibn Yahya narrato nel X secolo dal geografo Ibn Rusta, che visitò Costantinopoli e poi, percorrendo la via Francigena, raggiunse Pavia, capitale dei Longobardi e Roma. Dal X secolo i veneziani stabilirono più volte dei divieti di commercio con i saraceni, che indicano d'altronde come, se di divieto ci fosse bisogno, che essi dovevano essere ben fiorenti, se fu necessario reiterare più volte tale leggi. Nel 992 però il doge Pietro II Orseolo stabilì la celebre crisobolla per regolare rapporti mercantili sia con Costantinopoli sia con il Cairo fatimide. Ritrovamenti di archeologia subacquea, di monete musulmane nell'alto Tirreno e di documentazione scritta (anche se piuttosto rarefatta, nonostante il notevole archivio della Geniza degli ebrei-palestinesi del Cairo) provano comunque una discreta circolazione di merci e persone tra il mondo franco e il mondo arabo tra i secoli IX e X.
Dal 765 - Si origina
l'Ismailismo con la morte del sesto Imam sciita e alle contese
che ne seguono circa la sua successione. Jaʿfar ibn Muhammad, detto
al-Ṣādiq (Il Veridico), aveva designato a succedergli il proprio
figlio maggiore, Ismāʿīl, che però morì alcuni anni prima
di lui. La maggioranza della comunità sciita scelse come settimo
Imam l'altro figlio designato da Jaʿfar, Mūsà ibn Jaʿfar, detto
al-Kāẓim (il Silenzioso). Un'altra parte, minoritaria, respinse
questa decisione e scelse come nuovo Imam il figlio di Ismāʿīl,
Muḥammad ibn Ismāʿīl, in realtà già precedentemente designato
come Imam dal padre ma "disconosciuto" a causa di un
comportamento apparentemente non conforme alle regole musulmane.
Altri ancora - i futuri ismailiti, che non accettavano come vera la
morte di Ismāʿīl ibn Jaʿfar - diffusero la credenza che egli si
fosse occultato al mondo e che sarebbe tornato a manifestarsi come il
Mahdī. Benché perseguitati, gli ismailiti continuarono a
venerare segretamente il loro Imam, svolgendo un proselitismo assai
attivo, prima in Vicino (Siria) e Medio Oriente (Khorāsān), poi in
varie altre parti del mondo musulmano. Si stabilirono infine nel Maghreb, tra
i Berberi, da dove si lanciarono alla conquista dapprima
dell'Ifrīqiya (l'antica Provincia Africa romana) e poi dell'Egitto,
allora sotto la dinastia ikhshidide, fondandovi ai primi del X
secolo la dinastia fatimide. Altri ismailiti, i Carmati, rimasero
invece fedeli al credo iniziale e rifiutarono di sottomettersi ai
califfi-imam fatimidi ritenendo che l'Imam rimanesse pur sempre
quello nascosto, la cui epifania si sarebbe realizzata solo alla fine
dei tempi per ricostituire il puro Islam delle origini e riuscirono a
creare un loro Stato nel Bahrein, dalla forti connotazioni
comunistiche, per le quali il giudizio del sunnismo e dello sciismo
non poteva che essere fortemente negativo. Durante il califfato fatimide, alla
morte dell'Imām al-Mustanṣir bi-llāh nel 1094, il gruppo
fatimide si scisse di nuovo in due gruppi rivali: i
Nizariti ( Nizārī ) e i Musta'liani ( Mustaʿlī ). Fondamento della dottrina sciita è il
fatto che il cugino e genero del profeta Maometto, ʿAlī b. Abī
Ṭālib, avesse il diritto alla guida sia politica che religiosa
della comunità dei credenti. Tale potere passò ai figli che erano
nipoti di Maometto attraverso la figlia di lui Fāṭima
al-Zahrāʾ.
Nel 768 - Carlo Magno diventa re dei Franchi inaugurando l'investitura reale per la stirpe carolingia. Egli, dopo aver vinto i Longobardi d'Italia, sollecitato dal papa, diviene Re D’Italia. Da allora il territorio dei Franchi sarà chiamato Francia. Alla morte di Carlo Martello (741) la Francia era priva di re, ma non di maggiordomi, coi figli di Carlo Pipino il Breve e Carlomanno più forti che mai. Essi misero sul trono Childerico III, dalla genealogia incerta, eloquentemente soprannominato il re fantasma, essendo solo un fantoccio nelle mani dei Pipinidi. Il regno era di fatto comandato da Carlomanno (il nord con Austrasia, Alemannia e Turingia) e Pipino (il sud con Neustria, Borgogna e Provenza). Carlomanno si ritirò in seguito in un'abbazia, così che Pipino si trovò ad essere di fatto l'unico uomo di potere. In questo contesto Pipino si decise a fare il passo fondamentale, inviando a papa Zaccaria degli ambasciatori nel 751 per saggiarne la disponibilità a incoronarlo re.Assodata la disponibilità del papa, che proprio in quegli anni era in cerca di alleati contro la minacciosa espansione dei longobardi verso Roma, Pipino fece rinchiudere il suo signore Childerico III e si proclamò re al suo posto.
Papa Stefano II si recò in Francia per chiedere il sostegno di Pipino il Breve, che ottenne la nomina per sé e per i suoi figli a patrizi romani (cioè protettori di Roma), ed inviò i suoi eserciti in Italia nel 754 e nel 756, sconfiggendo le truppe di Astolfo re dei Longobardi. La benevolenza del papato e l'energia dei nuovi sovrani cancellarono presto dalla memoria collettiva qualsiasi ricordo di usurpazione.
Carta della scorrerie e occupazioni degli
Arabi
in viola, dall' 800 al X° sec. Da notare che
arrivarono, a nord, fino a Coira, in Svizzera, valicando le Alpi. |
Spesso la storiografia di matrice cristiana ha rappresentato questi insediamenti come di corsari o pirati, ma in verità essi avevano molto in comune con le esperienze di poco posteriori delle repubbliche marinare italiche, con le quali gli scontri e i colpi di mano si alternarono spesso a rapporti di buon vicinato commerciale. Se fino al X secolo gli insediamenti arabi erano decisamente più attivi, solo a partire dall'XI si ebbe un miglioramento dinamico di quelli cristiani. Uno degli insediamenti musulmani più fiorenti fu Almeria, specializzata nel commercio dei pregiati schiavi bianchi (i saqaliba), che venivano castrati dagli ebrei della vicina Pechina. In Oriente gli insediamenti vennero maggiormente osteggiati dai bizantini, che nella seconda metà del X secolo si ripresero Cipro e Creta. I commerci, dopo una fase critica durante il picco dell'espansione, ripresero gradualmente, anche se l'Europa occidentale non era il mercato più interessante per i musulmani. Nel Libro delle rotte e dei regni di Ibn Khordadhbeh dell'846 si parla di mercanti occidentali nei porti arabi, anche se non erano cristiani, ma ebrei "rodaniti" (forse del Rodano?) che commerciavano pellicce, schiavi ed armi nei porti del delta del Nilo, spedendoli via Mar Rosso verso India e Cina, in cambio di muschio, aloe, canfora e cardamomo, che venivano smerciati in Egitto, a Costantinopoli ed alle "rozze" (in confronto) corti dell'Europa occidentale. Erano prodotti europei particolarmente apprezzati le spade "franche" di ferro e il legname, che scarseggiava nel mondo arabo ed era necessario per costruire le imbarcazioni. Erano invece praticamente assenti i contatti con l'Italia centro-settentrionale, che rimase inizialmente anche all'oscuro delle conquiste tecnico-scientifiche musulmane.
Carta geografica della scorrerie e
invasioni degli Arabi in:
Provenza, Borgogna (Burgundia)
,Liguria, Piemonte
e territori limitrofi, fra l' 889 e il
970 d.C.
|
Calligrafia
sciita che simboleggia
Ali
come Tigre di Dio, da: https:
|
Nel 768 - Carlo Magno diventa re dei Franchi inaugurando l'investitura reale per la stirpe carolingia. Egli, dopo aver vinto i Longobardi d'Italia, sollecitato dal papa, diviene Re D’Italia. Da allora il territorio dei Franchi sarà chiamato Francia. Alla morte di Carlo Martello (741) la Francia era priva di re, ma non di maggiordomi, coi figli di Carlo Pipino il Breve e Carlomanno più forti che mai. Essi misero sul trono Childerico III, dalla genealogia incerta, eloquentemente soprannominato il re fantasma, essendo solo un fantoccio nelle mani dei Pipinidi. Il regno era di fatto comandato da Carlomanno (il nord con Austrasia, Alemannia e Turingia) e Pipino (il sud con Neustria, Borgogna e Provenza). Carlomanno si ritirò in seguito in un'abbazia, così che Pipino si trovò ad essere di fatto l'unico uomo di potere. In questo contesto Pipino si decise a fare il passo fondamentale, inviando a papa Zaccaria degli ambasciatori nel 751 per saggiarne la disponibilità a incoronarlo re.Assodata la disponibilità del papa, che proprio in quegli anni era in cerca di alleati contro la minacciosa espansione dei longobardi verso Roma, Pipino fece rinchiudere il suo signore Childerico III e si proclamò re al suo posto.
Papa Stefano II si recò in Francia per chiedere il sostegno di Pipino il Breve, che ottenne la nomina per sé e per i suoi figli a patrizi romani (cioè protettori di Roma), ed inviò i suoi eserciti in Italia nel 754 e nel 756, sconfiggendo le truppe di Astolfo re dei Longobardi. La benevolenza del papato e l'energia dei nuovi sovrani cancellarono presto dalla memoria collettiva qualsiasi ricordo di usurpazione.
Il leone di Giuda con il bastone
del comando.
|
Nel 773 - Diffusione della numerazione araba, derivata dalla numerazione sanscrita dell'India, che usiamo ancora oggi.
- Nella seconda metà del secolo VIII, Ordoño I re delle Asturie, imposta una politica di ripopolamento della regione a nord del fiume Duero, nell'odierno Portogallo, che ottiene buoni risultati, giungendo la popolazione fino alla sponda destra del fiume.
Cartina dei domini dello Stato della Chiesa nel 781, con la Corsica promessa ma non ottenuta. |
Nel 781 - Nasce lo Stato della Chiesa o stato pontificio, governato dal papa-re tramite il "potere temporale" della chiesa. Papa Stefano II si era inventato il clamoroso "Lascito di Costantino", un falso atto che concedeva al vescovo di Roma il potere temporale sui territori che erano stati dell'impero romano. Nel 781, grazie alle conquiste di Pipino il Breve ai danni di Astolfo dei Langobardi, che ripagava così la chiesa romana che fu complice nella sua usurpazione del trono francese, nacque, nel centro Italia, lo Stato della Chiesa.
Carta del regno delle Asturie nel 790,
immagine di Tokle da: https://commons.wikimedia
|
Nel 798 - Nella penisola iberica, re Alfonso II delle Asturie conquista (temporaneamente) Lisbona e, negli anni seguenti, grazie alle sue vittorie contro i musulmani consolida la sua presenza in Galizia, ed inizia l'insediamento nel nord del Portogallo.
Nell' 800 - La notte di Natale, a Roma, papa Leone III incorona Carlo Magno imperatore del Sacro Romano Impero, nuova entità politica erede, attraverso la romanità cristiana, dell'impero romano d'occidente. Il papa, patriarca latino di Roma, definisce l'impero romano d'oriente "impero dei greci", impadronendosi così della "romanità imperiale" e del potere di poterla dispensare. Il patriarcato romano, secondario nella storia della cristianità, si pone come centro della chiesa "universale" o "cattolica" ed erede dell'impero romano.
- Tra la fine dell'VIII secolo ed i primi anni del IX, i Croati (in croato Hrvati), un gruppo etnico appartenente ai popoli slavi meridionali, giunge e s'insedia stabilmente nella penisola Balcanica centro-occidentale.
Nell' 800 -
La più famosa e significativa incoronazione della storia
occidentale è stata quella di Carlo Magno come imperatore
del Sacro Romano Impero, avvenuta a Roma la notte di Natale
dell'800. Secondo Eginardo, biografo del re dei Franchi, Carlo era
assorto in preghiera nella Basilica vaticana quando,
inaspettatamente, il papa Leone III cinse il suo capo con
una corona, mentre il popolo lo acclamò per tre volte con la
formula "A Carlo augusto, coronato da Dio, grande e pacifico
imperatore dei Romani, vita e vittoria!". Carlo stesso, al
titolo di re dei Franchi, aggiunse quello di "Augustus
Imperator Romanorum gubernans Imperium", conferitogli da
papa Leone III durante l'incoronazione. Si è trattato di un evento
storico di portata eccezionale, visto che questa è stata la prima
incoronazione imperiale celebratasi in Europa occidentale dalla
deposizione di Romolo Augusto con la rappresentazione dei due
poteri universali nel nuovo assetto euro-occidentale in cui il
potere politico è sancito dal papa, il vescovo di Roma,
che in tal modo si erge a garante del diritto divino degli
imperatori cristiano-latini, proiettandoli così nella
continuità dell'impero romano occidentale, visto che
nell'impero romano d'oriente dal 457 l'incoronazione imperiale è
competenza del patriarca di Costantinopoli. L'aggettivo
"Sacro" nel titolo del nuovo Sacro Romano Impero,
oltre che manifestare il diritto divino del regnante va a confermare
il monopolio del papato romano sul collegamento fra la
divinità e la cristianità "cattolica", che
significa universale. Si tratta di un episodio-chiave su cui gli
studiosi ancora s'interrogano, perché è proprio dalle modalità di
quel rito che derivarono i successivi conflitti fra l'autorità
papale e quella imperiale. In ossequio a questo illustre
precedente, le successive incoronazioni imperiali furono
tradizionalmente celebrate dal papa secondo lo stesso rituale,
il solo in grado di sancire in piena legittimità la
consacrazione degli imperatori del Sacro Romano Impero. Esso
rappresentò un fondamentale strumento di lotta nelle mani dei
pontefici, che se ne servirono per arginare le mire dei sovrani
troppo ambiziosi, e fu un costante terreno di trattativa politica fra
le due massime autorità dell'Europa medievale.
Dall' 803 - Nello scontro fra l'impero carolingio e quello bizantino, Venezia si schiera con quest'ultimo, resiste agli attacchi dei Franchi dell' 803 e 810 e alla composizione del conflitto e alla definizione dei confini tra i due imperi (nell' 814), resta con Costantinopoli.
- La
definitiva perdita bizantina di Ravenna, nel 751, e la
conquista del regno longobardo da parte dei Franchi di Carlo Magno
nel 774, con la successiva creazione del Sacro Romano Impero nella
notte di Natale dell'800, mutano definitivamente il contesto
circondante il Ducato di Venezia. Franchi e Bizantini se ne
contesero il dominio, mentre all'interno ci si divise tra il
partito filofranco, capeggiato dalla città di Equilio, e
quello filobizantino, con roccaforte ad Eracliana: nell' 805
l'aperto conflitto esploso tra i due centri spinse il doge Obelerio
Antenoreo a raderli al suolo e deportarne la popolazione a Metamauco.
Messa così a tacere ogni opposizione il doge si risolse nell' 806 a
porre il ducato sotto la protezione di Carlo Magno, ma un blocco
navale bizantino lo convinse ben presto a rinnovare la propria
fedeltà all'imperatore d'Oriente, trasformando il ducato in una base
per le azioni militari bizantine in Italia.
Nell' 809 - In risposta alle aggressioni condotte dai Bizantini su Comacchio,
l'esercito franco comandato da Pipino invade la
Venetia, assediando Metamauco e costringendo il Dux a
rifugiarsi nelle isole interne della laguna, presso la città di
Rivoalto (Rialto). Il conflitto ebbe termine nell'810, quando la
flotta veneziana riuscì a intrappolare e distruggere quella franca
nelle secche tra Metamauco e Popilia. La vittoria portò al potere il
partito filobizantino, che approfittò immediatamente dell'occasione
per sbarazzarsi dell'odiato Antenoreo e a sostituirlo con il nobile
eracleense Angelo Partecipazio, il quale, nell'812 trasferì
definitivamente la capitale a Rivoalto (Rialto), decretando così
l'effettiva nascita di Venezia.
Al sicuro nella
nuova città il ducato veneziano rimane un'isola bizantina nel
mare del Medioevo feudale d'occidente. Tuttavia nei due secoli
successivi le istituzioni e la politica veneziane si
distaccheranno progressivamente sempre più dalle vicende di un
impero sempre più lontano, la cui sovranità si farà sempre più
meramente formale (nell'840, ad esempio, il doge di propria
iniziativa promulgherà il Pactum Lotharii con il Sacro Romano
Impero). È in questo periodo che, a fianco dei tentativi di
costituire un sistema politico su modello imperiale bizantino (con il
tentativo di rendere ereditaria la carica ducale tramite l'adozione
del sistema di associazione al trono di un erede "co-Dux"),
si viene sviluppando un sistema di famiglie patrizie in
concorrenza per il potere (segno ne sono le frequenti rivolte e
deposizioni dei "Dogi", tonsurati, accecati ed esiliati),
nucleo della futura oligarchia mercantile a capo dello Stato.
Nell' 813 - Ludovico, figlio di Carlo Magno, è incoronato co-imperatore con Carlo Magno.
Ludovico I eredita l'intero Impero carolingio e tutti i suoi possessi. Ludovico I, detto Ludovico il Pio o Luigi I, in francese è Louis le Pieux o Louis le Débonnaire (il Benevolo), in tedesco è Ludwig der Fromme (Casseuil-sur-Garonne, 16 aprile 778 - Ingelheim am Rhein, 23 giugno 840), fu re dei Franchi e imperatore dell'Impero carolingio dal 814 all'840. Come nella consuetudine dei Franchi, si pensava che Ludovico avrebbe dovuto ripartire la sua eredità con i suoi fratelli, Carlo il giovane e Pipino re d'Italia. Il figlio primogenito di Carlo Magno, Pipino il Gobbo, era stato considerato illegittimo secondo le abitudini dell'epoca e, dopo la scoperta nel 792 di un infruttuoso tentativo di rivolta contro il padre, fu rinchiuso a vita in un monastero. Nella Divisio Regnorum (806), Carlo Magno aveva designato come suo successore Carlo il giovane come imperatore e re dei Franchi, aggiungendo d'altra parte la Settimania, la Provenza e parte della Borgogna al regno di Aquitania per la parte di Ludovico. Ma gli altri figli legittimi di Carlo Magno morirono, Pipino nell'810 e Carlo, re di Neustria, nell'811; così Ludovico fu incoronato co-imperatore con Carlo Magno nell'813. Alla morte del padre nell'814, ereditò l'intero Impero carolingio e tutti i suoi possessi. Fu incoronato imperatore da papa Stefano IV nella Cattedrale di Reims, con l'olio santo contenuto nella santa Ampolla, nell'816. Ludovico si avvalse di Benedetto d'Aniane, un nobile visigoto originario della Settimania e fondatore di monasteri, per essere aiutato a riformare la chiesa franca.
- Durante la composizione del conflitto carolingio-bizantino e alla definizione dei confini tra i due imperi (nell' 814), le Venezie si schierano e restano con Costantinopoli.
Il Leone di San Marco, stemma
di Venezia.
|
Nell'821 - A seguito delle tentate invasioni franche di Pipino (Carlomanno, ribattezzato Pipino al momento dell'incoronazione a Re d'Italia nell'aprile 773 o 777, figlio di Carlo Magno e re dei Longobardi sotto la sovranità del padre, dal 781 fino alla morte) dell'803 e 810, la più sicura Rivoalto (Rialto) diviene capitale del Ducato di Venezia, assumendo nel tempo il nome stesso del territorio e dello Stato e diventando definitivamente Venezia che qui, dopo la traslazione delle reliquie di San Marco e la costruzione della basilica, avrà anche il suo centro religioso. Gio. Nicolò Doglioni: "Venetia trionfante, et sempre libera" QUI.
Carta dell'Hispania dall'848, con la
Vasconia, il Regno di
Pamplona che diverrà la Navarra, e
l'Emirato di Còrdiva,
|
Carta della Sicilia islamizzata, da:
|
Palermo, centro principale del potere musulmano in Sicilia, cadrà nel 1.072, conquistata dai normanni. Il periodo di dominazione islamica della Sicilia, dall'827 al 1072, può essere suddiviso in tre parti:
- la prima (827-910) quando la Sicilia aveva un governatore nominato dall'emiro aghlabide di Qayrawan;
- la seconda (910-948) durante la quale i governanti erano fatimidi
- la terza, (948-1019) all'epoca dei Kalbiti, una dinastia sciita-ismailita voluta dall'Imam fatimide che finì col governare in modo autonomo l'Isola, da vero e proprio emirato.
Dopo questa data vi furono tre Emirati indipendenti:
- Mazara del Vallo (emiro ʿAbd Allāh ibn Mankūt),
- Siracusa (emiro Ibn al-Thumna)
- Enna (Ibn al-Ḥawwās).
Indice del blog "Storia":
Per "1992: Il meccanismo politico-economico che ha causato la formazione di questa UE con la conseguente
perdita della sovranità italiana" clicca QUI
Per "Le guerre coloniali del Regno d'Italia" clicca QUI
Indice del blog "Storia":
Per "1992: Il meccanismo politico-economico che ha causato la formazione di questa UE con la conseguente
perdita della sovranità italiana" clicca QUI
Per "Le guerre coloniali del Regno d'Italia" clicca QUI
Per "Le cause della prima guerra mondiale, che originò fra l'altro Israele e i conflitti nel mondo arabo" clicca QUI
Per "Occitani: storia e cultura" clicca QUI
Per "Celti: storia e cultura" clicca QUI
Per "Liguri: storia e cultura" clicca QUI
Per "Cristianesimo: da setta giudaica a religione di Stato" clicca QUI
Per "Evidenze storiche nel mito della fondazione di Roma" clicca QUI
Per "Ebraismo: origini, storia e cultura" clicca QUI
Per "Variazioni del clima dall'ultima glaciazione" clicca QUI
Per "Grande Storia dell'Europa - 5° - Dal 1.914 al 2.014 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.78: dal 2.010 al 2.014 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.77: dal 2.003 al 2.010 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.76: dal 1.992 al 2.003 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.75: dal 1.978 al 1.992 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.74: dal 1.948 al 1.978 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.73: dal 1.940 al 1.948 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.72: dal 1.922 al 1.940 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.71: dal 1.918 al 1.922 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.70: dal 1.913 al 1.918 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.69: dal 1.897 al 1.913 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.68: dal 1.861 al 1.897 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.67: dal 1.800 al 1.861 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.66: dal 1.776 al 1.800 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.65: dal 1.707 al 1.776 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.64: dal 1.642 al 1.707 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.63: dal 1.543 al 1.642 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.62: dal 1.519 al 1.543 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.61: dal 1.453 al 1.519 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.60: dal 1.416 al 1.453 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.59: dal 1.324 al 1.416 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.58: dal 1.251 al 1.324 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.57: dal 1.228 al 1.251 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.56: dal 1.204 al 1.228 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.55: dal 1.189 al 1.204 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.54: dal 1.145 al 1.189 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.53: dal 1.102 al 1.145 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.52: dal 1.095 al 1.102 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.51: dal 1.075 al 1.095 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.50: dal 1.034 al 1.075 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.49: dal 992 al 1.034 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.48: dall' 879 al 992 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.47: dall' 827 all' 879 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.46: dal 759 all' 827 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.45: dal 680 al 759 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.44: dal 600 al 680 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.43: dal 554 al 600 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.42: dal 538 al 554 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.41: dal 493 al 538 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.40: dal 452 al 493 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.39: dal 415 al 452 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.38: dal 391 al 415 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.37: dal 374 al 391 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.36: dal 326 al 374 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.35: dal 313 al 326 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.34: dal 286 al 313 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.33: dal 257 al 286 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.32: dal 193 al 257 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.31: dal 161 al 193 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.30: dal 90 al 161 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.29: dal 50 al 90 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.28: dal 27 p.e.v. (a.C.) al 50 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.27: dal 49 al 27 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.26: dal 73 al 49 p.e.v. (a.C)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.25: dal 91 al 73 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.24: dal 146 al 91 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.23: dal 301 al 146 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.22: dal 367 al 301 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.21: dal 404 al 367 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.20: dal 450 al 404 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.19: dal 500 al 450 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.18: dal 540 al 500 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.17: dal 650 al 540 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.16: dal 753 al 650 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.15: dall' 850 al 753 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.14: dal 1.150 all' 850 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.13: dal 1.200 al 1.150 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.12: dal 1.320 al 1.200 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.11: dal 1.550 al 1.320 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.10: dal 1.680 al 1.550 p.e.v.(a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.9: dal 1.900 al 1.680 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.8: dal 2.500 al 1.900 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.7: dal 3.500 (inizio della Storia) al 2.500 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.6: dal 6.000 al 3.500 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.5: dal 15.000 al 6.000 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.4: dal 40.000 al 15.000 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.3: da 130.000 anni fa al 40.000 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Da altri 7 blog:
Per "Occitani: storia e cultura" clicca QUI
Per "Celti: storia e cultura" clicca QUI
Per "Liguri: storia e cultura" clicca QUI
Per "Breve storia del Cristianesimo, da setta giudaica minore al primato nella Roma imperiale:
cattolica, universale e teocratica" clicca QUIPer "Cristianesimo: da setta giudaica a religione di Stato" clicca QUI
Per "Elenco degli storici antichi dell'Occidente" clicca QUI
Per "Ebraismo: origini, storia e cultura" clicca QUI
Per "Variazioni del clima dall'ultima glaciazione" clicca QUI
Per "Grande Storia dell'Europa - 5° - Dal 1.914 al 2.014 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Grande Storia dell'Europa - 4° - Dal 1.096 al 1.914 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Grande Storia dell'Europa - 3° - Dal 90 al 1.096 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Grande Storia dell'Europa - 2° - Dal 1.200 p.e.v. (a.C.) al 90 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Grande Storia dell'Europa - 1° - Dalla formazione della Terra al 1.200 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Grande Storia dell'Europa - 3° - Dal 90 al 1.096 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Grande Storia dell'Europa - 2° - Dal 1.200 p.e.v. (a.C.) al 90 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Grande Storia dell'Europa - 1° - Dalla formazione della Terra al 1.200 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.77: dal 2.003 al 2.010 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.76: dal 1.992 al 2.003 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.75: dal 1.978 al 1.992 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.74: dal 1.948 al 1.978 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.73: dal 1.940 al 1.948 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.72: dal 1.922 al 1.940 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.71: dal 1.918 al 1.922 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.70: dal 1.913 al 1.918 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.69: dal 1.897 al 1.913 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.68: dal 1.861 al 1.897 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.67: dal 1.800 al 1.861 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.66: dal 1.776 al 1.800 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.65: dal 1.707 al 1.776 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.64: dal 1.642 al 1.707 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.63: dal 1.543 al 1.642 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.62: dal 1.519 al 1.543 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.61: dal 1.453 al 1.519 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.60: dal 1.416 al 1.453 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.59: dal 1.324 al 1.416 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.58: dal 1.251 al 1.324 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.57: dal 1.228 al 1.251 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.56: dal 1.204 al 1.228 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.55: dal 1.189 al 1.204 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.54: dal 1.145 al 1.189 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.53: dal 1.102 al 1.145 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.52: dal 1.095 al 1.102 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.51: dal 1.075 al 1.095 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.50: dal 1.034 al 1.075 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.49: dal 992 al 1.034 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.48: dall' 879 al 992 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.47: dall' 827 all' 879 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.46: dal 759 all' 827 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.45: dal 680 al 759 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.44: dal 600 al 680 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.43: dal 554 al 600 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.42: dal 538 al 554 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.41: dal 493 al 538 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.40: dal 452 al 493 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.39: dal 415 al 452 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.38: dal 391 al 415 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.37: dal 374 al 391 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.36: dal 326 al 374 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.35: dal 313 al 326 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.34: dal 286 al 313 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.33: dal 257 al 286 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.32: dal 193 al 257 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.31: dal 161 al 193 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.30: dal 90 al 161 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.29: dal 50 al 90 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.28: dal 27 p.e.v. (a.C.) al 50 e.v. (d.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.27: dal 49 al 27 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.26: dal 73 al 49 p.e.v. (a.C)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.25: dal 91 al 73 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.24: dal 146 al 91 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.23: dal 301 al 146 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.22: dal 367 al 301 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.21: dal 404 al 367 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.20: dal 450 al 404 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.19: dal 500 al 450 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.18: dal 540 al 500 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.17: dal 650 al 540 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.16: dal 753 al 650 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.15: dall' 850 al 753 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.14: dal 1.150 all' 850 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.13: dal 1.200 al 1.150 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.12: dal 1.320 al 1.200 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.11: dal 1.550 al 1.320 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.10: dal 1.680 al 1.550 p.e.v.(a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.9: dal 1.900 al 1.680 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.8: dal 2.500 al 1.900 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.7: dal 3.500 (inizio della Storia) al 2.500 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.6: dal 6.000 al 3.500 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.5: dal 15.000 al 6.000 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.4: dal 40.000 al 15.000 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.3: da 130.000 anni fa al 40.000 p.e.v. (a.C.)" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.2: da 2.500.000 a 130.000 anni fa" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.1: dalla formazione della Terra a 2.500.000 anni fa" clicca QUI
Per "Storia dell'Europa n.1: dalla formazione della Terra a 2.500.000 anni fa" clicca QUI
Da altri 7 blog:
Per "Massoneria: storia, usi e costumi" clicca QUI
Per i post "Il pensiero nell'Italia contemporanea" clicca QUI
Per i post "Il pensiero nell'Italia contemporanea" clicca QUI
Per i post "Il pensiero nel mondo contemporaneo" clicca QUI
Per i post "Storia dell'Economia Politica" clicca QUI
Per i post "La politica nell'Italia contemporanea" clicca QUI
Per i post "La politica nell'Europa contemporanea" clicca QUI
Per i post "Musica interpreti video testi e storia" clicca QUI
Per "Nell'ambito geopolitico, il processo italiano di svilimento della Costituzione e perdita della sovranità nazionale
a favore dell'Ue a guida franco-tedesca" clicca QUI
Per "L'Unione Europea: le origini, i moventi, la storia, le politiche e le crisi" clicca QUIa favore dell'Ue a guida franco-tedesca" clicca QUI
Per i post "Storia dell'Economia Politica" clicca QUI
Per "Scienze: Informatica" clicca QUI
Per "Stelle e Costellazioni visibili nel nostro Cielo" clicca QUI
Per "La Precessione degli Equinozi" clicca QUI
Per i post "Astrologia evolutiva, progressiva, oroscopo, numerologia" clicca QUI
Per i post "Astrologia evolutiva, progressiva, oroscopo, numerologia" clicca QUI
Per i post "Satir-Oroscopo" clicca QUI
Per "Il Feg-Shui: Scuole della Bussola e del Ba Gua" clicca QUI
Per "I Chakra o Centri energetici fisici: dove sono e come si possono rilevare" clicca QUI
Per "Il Feg-Shui: Scuole della Bussola e del Ba Gua" clicca QUI
Per "I Chakra o Centri energetici fisici: dove sono e come si possono rilevare" clicca QUI
Per i post "Pietre e Cristalli" clicca QUI
Per i post "Aforismi, Foto e Frasi dei Nativi Nord Americani (gl'Indiani d'America)" clicca QUI
Per i post "Aforismi, Foto e Frasi dei Nativi Nord Americani (gl'Indiani d'America)" clicca QUI
Per i post "Nativi Americani: Personaggi di spicco" clicca QUI
Per "Elenco tribù, personaggi, eventi e culture dei Nativi Nord-Americani, gl'Indiani d'America" clicca QUI
Per "Culture e aree culturali dei Nativi Nord-Americani, gl'Indiani d'America" clicca QUI
Per "Oroscopo degli Alberi celtico" clicca QUI
Per i post "Cultura degli antichi Ebraico-Cristiani" clicca QUI
Per i post "Cultura degli antichi Romani" clicca QUI
Per i post "Cultura degli antichi Romani" clicca QUI
Per i post "Politica nell'antica Roma" clicca QUI
Per i post "Cultura degli antichi Greci" clicca QUI
Per i post "Cultura degli antichi Ebrei" clicca QUI
Per "Antichi Liguri: a Tartesso prima di Fenici e Greci" clicca QUI
Per "L'oliva taggiasca, prodotto d'eccellenza" clicca QUI
Per "L'olio d'oliva taggiasca: parametri e unità di misura" clicca QUI
Per "Pista ciclo-pedonale nella Riviera dei Fiori" clicca QUI
Per "Sulle datazioni del manoscritto anonimo settecentesco e le fonti storiche sui Liguri" clicca QUI
Per i post "Cultura degli antichi Ebrei" clicca QUI
Per "Antichi Liguri: a Tartesso prima di Fenici e Greci" clicca QUI
Per "L'oliva taggiasca, prodotto d'eccellenza" clicca QUI
Per "L'olio d'oliva taggiasca: parametri e unità di misura" clicca QUI
Per "Pista ciclo-pedonale nella Riviera dei Fiori" clicca QUI
Per "Sulle datazioni del manoscritto anonimo settecentesco e le fonti storiche sui Liguri" clicca QUI
Nessun commento:
Posta un commento